Con la mostra dedicata a Mario
Merz "Se la forma scompare, la sua radice è eterna", alla Rocca
Albornoz di Spoleto, è stata inaugurata "La sottile linea
d'Umbria", la nuova proposta culturale per l'estate nella
regione. Con in totale 25 luoghi della cultura coinvolti tra
musei, siti archeologici e parchi.
Una "sottile linea" ma con due percorsi che si intrecciano.
Grazie a un lavoro "di sistema", dal 15 giugno, per la prima
volta, con un solo biglietto di 15 euro sarà anche possibile
visitare per circa quattro mesi i 14 musei nazionali
dell'Umbria, dove, fino al 6 ottobre, si alterneranno interventi
di arte contemporanea che stimoleranno lo sguardo e la mente del
pubblico, tra grandi mostre, performance e installazioni inedite
pensate appositamente per i diversi siti. Parchi archeologici,
tesori etruschi e longobardi, capolavori tra Medioevo e Barocco,
reperti preistorici e meravigliosi giardini rinascimentali
saranno arricchiti dal dialogo con il lavoro di maestri del
nostro tempo.
Ogni fine settimana fino al 27 luglio inaugureranno così
nuove mostre nelle 14 sedi museali del ministero dei beni
culturali, mentre tra luglio e settembre altri 10 diffusi sul
territorio aderenti al progetto regionale "MuseiON" saranno
animati dagli interventi di due collettivi artistici umbri
grazie a performance e produzioni di opere sul posto, con
l'aggiunta di un progetto speciale.
Si caratterizza pertanto in questo modo l'offerta denominata
"La sottile linea d'Umbria", il nuovo progetto della Direzione
generale musei del Mic, Musei Nazionali di Perugia - Direzione
regionale Musei nazionali Umbria e della Regione Umbria, con il
contributo della Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio
Umbre e la collaborazione di Radio Subasio.
Non un progetto diffuso "ma di sistema", come ha sottolineato
il direttore dei musei umbri Costantino D'Orazio durante la
presentazione del progetto da lui coordinato e della prima
mostra di Merz. "Una iniziativa avvincente che coinvolge aspetti
materiali, i luoghi della cultura, e aspetti immateriali, il
rapporto tra passato e presente" ha detto.
Un'operazione "doppiamente lodevole" per la presidente della
Regione Umbria, Donatella Tesei. "Prima di tutto - ha detto -
perché il filo che andrà a legare questi musei testimonia la
vivacità contemporanea dell'Umbria, terra fertile di suggestioni
e di connessioni. In secondo luogo perché è la prova della
presenza sul territorio di realtà che, nella loro diversità di
paesaggio, di atmosfera, di patrimonio, riescono a trovare un
linguaggio comune in grado di attrarre pubblico nazionale e
internazionale, sollecitando il desiderio di tornare più volte
in Umbria".
La prima grande mostra è quindi quella dedicata a Mario Merz
(1925-2003), il quale fino al 6 ottobre è protagonista alla
Rocca di Spoleto con un'esposizione realizzata in collaborazione
con la Fondazione Merz di Torino, come ha ricordato durante
l'inaugurazione Beatrice Merz. Il Cortile d'Onore e i due saloni
monumentali della fortezza accoglieranno alcune tra le
installazioni storiche più significative dell'artista, maestro
dell'arte povera.
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