Il Castello
Bufalini di San Giustino sarà oggetto nei prossimi mesi di una
serie di lavori di riqualificazione degli spazi esterni e
interni, finanziati dal ministero della Cultura, attraverso il
piano strategico "Grandi progetti beni culturali".
Di questa operazione di riallestimento e restauro e del
futuro di Castello Bufalini si è parlato nel corso di una
giornata di studi, dal titolo "Verso il 'nuovo' Castello
Bufalini", in cui è stato illustrato lo stato dell'arte delle
ricerche storiche relative al giardino, alle fontane e ai giochi
d'acqua, e alle vicende costruttive che hanno coinvolto
architetti fiorentini di impronta sangallesca, tra i quali
Giovanni di Alesso detto Nanni Unghero.
Sul confine che separa l'Umbria dalla Toscana, a pochi
chilometri da Sansepolcro, sorge quindi questo raro esempio di
dimora storica signorile pressoché integra, conservata in tutte
le sue componenti architettoniche e storico-artistiche, sia
negli arredi, sia nelle suppellettili e perfino nell'archivio
familiare, circondata da un ampio parco, costituito da un
giardino all'italiana al quale si affiancano limonaie, giochi di
fontane e un labirinto vegetale.
Un labirinto, uno dei più antichi d'Europa, che intanto è
stato appena stato appena riaperto a cadenza regolare, mentre ad
agosto lo saranno per la prima volta al pubblico degli spazi
appena restaurati e mai visti prima, affrescati da Cristofano
Gherardi, collaboratore di Giorgio Vasari a Palazzo Vecchio a
Firenze e in numerose imprese extrafiorentine.
Per Castello Bufalini sono stati previsti due milioni e mezzo
di euro, che sono andati a sommarsi ad altri finanziamenti
stanziati negli ultimi tre anni dal MiC per la manutenzione
straordinaria del sito e della sua collezione, per un totale di
cinque milioni di investimento.
Il Piano strategico grandi progetti beni culturali ha preso
avvio a Castello Bufalini nella primavera 2023 con la
definizione del concept dell'intervento e ha coinvolto nella
fase progettuale lo studio milanese Migliore+Servetto. I lavori
di riallestimento, che occuperanno nei vari stralci aree diverse
del sito, evitandone la chiusura totale, sono programmati a
partire dal 2025 e termineranno entro il 2026, riconsegnando
alla pubblica fruizione un patrimonio prezioso potenziato nei
suoi punti di forza e curato in ogni dettaglio, senza trascurare
l'accessibilità e l'inclusione.
Il convegno ha altresì fornito l'occasione per delineare le
future linee programmatiche del Castello. Massimo Osanna,
direttore generale musei del ministero della Cultura, ha
spiegato che grazie ai fondi del Piano strategico "Grandi
progetti", Castello Bufalini "diventa protagonista di un grande
piano di interventi, che mira, con organicità, a recuperarne e
valorizzarne integralmente tutti gli aspetti".
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