La Corte di Cassazione ha
annullato senza rinvio, per il solo reato di abuso di ufficio,
la sentenza impugnata dal maresciallo dei carabinieri
Piergiorgio Madonno, imputato con l'accusa di aver perseguitato
un avvocato - che in passato aveva difeso in un procedimento
davanti al Tribunale militare - con false ordinazioni a
domicilio di pizze, telefonate e l'iscrizione a un'agenzia
matrimoniale.
La Corte ha eliminato dunque la pena di nove mesi per l'abuso
di ufficio, perché il fatto non è più previsto dalla legge come
reato. La condanna dunque passa da 18 a nove mesi, con la
sospensione condizionale, restando confermata l'ipotesi di
stalking per cui il ricorso è stato dichiarato inammissibile. La
vittima dei comportamenti contestati, assistita come parte
civile dall'avvocato Giovanni Sacchi Morsiani, non ha commentato
ma si è limitato a ribadire il ringraziamento al proprio legale.
Nella vicenda era coinvolto un altro suttoufficiale
dell'Arma, Gian Luca Russo, che in appello ha avuto la conferma
di una condanna ad un anno e due mesi. Anche quest'ultimo
potrebbe fare la procedura per farsi escludere la pena per
l'abuso di ufficio, reato di recente abrogato.
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