Dieci famiglie rischiano di
perdere la loro casa a Riccione, in una vicenda che, denunciano,
vede un rimpallo di responsabilità tra enti e istituzioni. La
palazzina, nel cuore della Perla Verde dell'Adriatico, costruita
nel 2003, con una concessione edilizia del Comune di Riccione,
per effetto di una recente sentenza del Consiglio di Stato,
infatti, deve essere demolita.
I proprietari degli appartamenti hanno acquistato
regolarmente le abitazioni ignari del fatto che su di esse
pendesse l'annullamento della concessione arrivato su decisione
del Consiglio di Stato secondo il quale il Comune di Riccione
avrebbe concesso lo sforamento delle distanze (pari a circa il
10% della palazzina) alla società di costruzione.
Ma, spiegano i proprietari, stando alla documentazione
fornita dal Comune, la costruzione della palazzina rispettava il
progetto approvato all'epoca. Le famiglie in questi mesi hanno
chiesto a più riprese incontri con le autorità cittadine per
cercare di trovare delle soluzioni alternative, senza ottenere
alcun riscontro. "Non ci sentiamo tutelati - dicono i
proprietari - stiamo vivendo un incubo e rischiamo di perdere
tutto. Abbiamo acquistato regolarmente le nostre case, facendo
grandi sacrifici, e ora rischiamo di perderle. Il Comune ha
confermato che non vi fu alcun tipo di abuso edilizio, però
adesso se ne lava le mani e ci intima di demolire l'intero
fabbricato, con le presunte irregolarità - tra l'altro approvate
dal Comune - che riguardano appena il 10 per cento dell'intero
edificio". "Non siamo di fronte a un caso di abuso edilizio -
continuano i proprietari - il costruttore presentò un progetto,
il Comune diede la sua autorizzazione e sulla base di questo la
palazzina venne costruita. Noi, ignari dei problemi che
sarebbero emersi, abbiamo comprato gli appartamenti, e ora
rischiamo di perdere tutto". I proprietari, in ogni caso, si
stanno organizzando e sono pronti a denunciare il Comune di
Riccione.
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