L'ordinanza sulle delocalizzazioni
colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna è in via di
predisposizione e la Regione ha chiesto che venga riconosciuto
un valore più alto dei 1.800 euro al metro quadro ipotizzato
dalla bozza contenuta nel Piano speciale straordinario elaborato
dalla struttura commissariale quando era guidata dal generale
Francesco Paolo Figliuolo.
Lo ha detto in Assemblea legislativa la sottosegretaria alla
presidenza Manuela Rontini: "La prima bozza di ordinanza sul
tema delle delocalizzazioni contenuta all'interno del Piano
speciale straordinario, predisposto dall'allora struttura
commissariale del generale Figliuolo, non fu mai approvata
perché la stessa Regione ritenne non idoneo il valore di 1.800
euro al mq, da riconoscersi in maniera indistinta nell'intero
territorio regionale - sottolinea Rontini - Anche a seguito
dell'ultima delicata allerta, il tema delle delocalizzazioni è
tornato a essere urgente e continua ad assumere una certa
rilevanza. L'ordinanza di delocalizzazione è in corso di
predisposizione. Abbiamo chiesto un aumento degli indennizzi
rispetto alla bozza che avevamo visto".
Le aree interessate "andranno individuate in collaborazione
con la Regione e i Comuni, stiamo parlando di un qualche
centinaio di abitazioni che anche per eventi di minor intensità
vanno sott'acqua; in questi casi occorre agire con tempestività
e dovrà essere gestito con sensibilità e cautela. In alcuni casi
sono gli stessi proprietari delle abitazioni a chiedere la
pubblicazione del provvedimento per poter ripensare alle loro
vite in luoghi sicuri. Abbiamo chiesto al governo di istituire
un fondo pluriennale per la messa in sicurezza del territorio".
Le dichiarazioni della sottosegretaria sono arrivate in
risposta a un'interpellanza dei consiglieri di Rete civica Marco
Mastacchi ed Elena Ugolini, in cui si chiedeva di chiarire
quante case saranno delocalizzate a seguito dell'alluvione di
maggio 2023.
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