BRUXELLES - "Dobbiamo rispettare il lavoro della Corte Penale Internazionale, lasciare che la Corte decida senza intimidazioni. Ma non è così. La Corte è stata accusata di antisemitismo, come sempre quando accade qualcosa che non piace al governo di Benyamin Netanyahu. E non è accettabile, si tratta di un'accusa troppo grave da usare in questa occasione". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri.
"Da una parte si chiede la soluzione dei due Stati ma nel mentre i coloni occupano più territori in Cisgiordania. Se vogliamo centrare l'obiettivo dobbiamo impegnarci di più: gli amici arabi hanno delle proposte e noi vogliamo ascoltarli", ha detto anche Borrell. I ministri degli Affari esteri dell'Ue avranno oggi uno scambio informale con i colleghi di Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Qatar, nonché con il Segretario generale della Lega degli Stati arabi.
L'alto rappresentante proporrà ai ministri Ue di "riattivare la missione Eubam Rafah" (European Union Border Assistance Mission for the Rafah Crossing Point) nel quadro del Consiglio Esteri. "Spero che oggi si arrivi ad una decisione politica, quella tecnica arriverà in seguito", ha detto.
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