BRUXELLES - OpenAI, start up madre di ChatGPT, saluta l'entrata in vigore della legge europea sull'intelligenza artificiale (IA) affermando il proprio impegno a rispettare il nuovo set di norme non solo perché "si tratta di un obbligo legale", ma anche perché l'obiettivo della legge è in linea con la sua "missione di sviluppare e distribuire un'intelligenza artificiale sicura a beneficio di tutta l'umanità".
In una valutazione preliminare dell'AI Act, la creatura di Sam Altman sottolinea come la nuova legge costituisca un "importante quadro normativo" per lo sviluppo, la diffusione e l'uso dell'IA in Europa, che garantisca l'adozione di una tecnologia affidabile sotto l'aspetto della tutela dei diritti umani, della salute e della sicurezza.
"Crediamo in un approccio equilibrato e scientifico in cui le misure di sicurezza sono integrate nel processo di sviluppo fin dall'inizio" si legge nella valutazione di OpenAI, in cui si ricordano il lavoro della start up per affrontare "le sfide della sicurezza dell'IA", tra cui le valutazioni dei modelli nell'ambito del suo Preparedness Framework, il red-teaming interno ed esterno, il monitoraggio post-deployment, i programmi Bug Bounty e Cybersecurity Grant e i contributi agli standard di autenticità.
OpenAI prevede infine di "collaborare a stretto contatto" con l'Ufficio europeo per l'IA e con altre autorità durante l'attuazione della legge, offrendo la propria esperienza per "far progredire gli obiettivi della legge".
"Nei prossimi mesi - conclude OpenAI - continueremo a preparare la documentazione tecnica e altre indicazioni per i fornitori e gli utilizzatori a valle dei nostri modelli Gpai (di intelligenza artificiale a scopi generali, ndr), promuovendo al contempo la sicurezza dei modelli che forniamo nel mercato europeo e non solo".
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