BRUXELLES - Gli ambasciatori dei Paesi Ue hanno approvato il rinvio di un anno della legge contro la deforestazione, respingendo tuttavia gli emendamenti al testo della Commissione Ue voluti dall'Europarlamento - e sostenuti dall'estrema destra - tra cui la richiesta di aggiungere una categoria di 'Paesi a rischio zero' a cui garantire un iter semplificato. "La riapertura del testo - spiega una fonte europea - genererebbe incertezza giuridica ed enormi vincoli temporali". A quanto si apprende, l'Italia si è invece detta a favore degli emendamenti che permettono la semplificazione amministrativa, sottolineando che il principale obiettivo rimane il via libera alla proroga entro fine anno.
Il regolamento - già formalmente entrato in vigore a fine giugno 2023 ma ancora non attuato - rafforza i controlli dell'Ue sugli operatori o commercianti chiamati a dimostrare che alcuni prodotti immessi sul mercato Ue - tra cui caffè, cacao e olio di palma - non arrivano da terreni recentemente disboscati né hanno contribuito in qualche modo al degrado forestale. Sotto la pressione dei partner internazionali e del Ppe, il mese scorso la Commissione europea ha proposto il rinvio di un anno dell'attuazione del regolamento facendo slittare l'entrata in vigore della legge al 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e al 30 giugno 2026 per le piccole e medie imprese, invece delle date stabilite in precedenza rispettivamente al 30 dicembre 2024 e al 30 giugno 2025.
L'Eurocamera riunita la scorsa settimana in plenaria ha approvato il rinvio di dodici mesi insieme a una serie di emendamenti aggiuntivi per riaprire e modificare la proposta della Commissione Ue, su cui la maggioranza di Paesi Ue si è detta oggi contraria. A quanto si apprende, Roma ha sostenuto una posizione aperta del Consiglio nei confronti degli emendamenti del Parlamento, a condizione di non mettere a rischio l'approvazione entro dicembre del rinvio della data di applicazione del regolamento. I negoziatori dell'Eurocamera e degli Stati membri dovranno ora avviare il negoziato interistituzionale mediato dalla Commissione europea per raggiungere un accordo finale entro la fine dell'anno. In mancanza di un'intesa entro il 31 dicembre, la legge entrerà in vigore così com'è.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA