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Varsavia, 'ci serve esenzione dal Patto sulla migrazione'

Varsavia, 'ci serve esenzione dal Patto sulla migrazione'

Sottosegretario, 'ragionare sulla definizione di respingimenti'

POŁOWCE, 16 gennaio 2025, 18:57

Redazione ANSA

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POŁOWCE-PIESZCZATKA, 16 GEN - "Stiamo discutendo con la Commissione Europea per chiedere di non applicare la procedura di frontiera prevista dal Patto sulla migrazione perché altrimenti la Bielorussia sfrutterebbe la situazione a suo vantaggio". Lo ha detto Maciej Duszczyk, sottosegretario polacco presso il Ministero dell'Interno e dell'Amministrazione, parlando con i giornalisti nel corso di una visita alla frontiera tra Polonia e Bielorussia dove si concentrano gli attacchi ibridi di Minsk con lo sfruttamento dei migranti.
    "Nel Mediterraneo - aggiunge - ci sono organizzazioni criminali responsabili per la tratta dei migranti ma noi abbiamo a che fare con degli Stati, perché i servizi di sicurezza di Russia e Bielorussia sono alla spalle di questo traffico: nel caso in cui dovessimo applicare la procedura prevista dal patto con la registrazione di tutti i migranti, invece dei numeri che vediamo adesso (circa 30mila tentativi di ingresso illegale nel corso del 2024, ndr) avremmo centinaia di migliaia di persone a premere in questo punto del confine). Duszczyk ha spiegato che la maggior parte dei migranti in questo punto di contatto sono "giovani uomini" arrivati in Russia o Bielorussia con "visti studenteschi".
    "Siamo in contatto con i Paesi di origine e di transito perché per noi è una priorità chiudere questa rotta migratoria artificiale", precisa. "La Comunicazione dello scorso di dicembre della Commissione che ci permette di prendere misure speciali per la protezione della frontiera ci sostiene". Un punto molto critico, perché i respingimenti non sono ammessi dal diritto internazionale che l'Unione Europei, e i suoi stati membri, sono tenuti a rispettare. "Qual è la definizione corretta di respingimenti?", si domanda Duszczyk. "Perché molti non vogliono essere registrati in Polonia, vogliono tornare in Bielorussia e provare di nuovo, per arrivare ad esempio in Germania e non essere respinti là", spiega. "Di tutti questi aspetti vogliamo discutere al Consiglio informale interni".
   
   

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