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>ANSA-FOCUS/ Ue, nessun limite a pubblicazione di atti processo

>ANSA-FOCUS/ Ue, nessun limite a pubblicazione di atti processo

McGrath su norma Costa, 'ma si rispetti presunzione innocenza'

BRUXELLES, 17 gennaio 2025, 18:54

Redazione ANSA

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(di Pietro Guastamacchia) La Commissione europea entra nel dibattito sull'emendamento Costa, la norma definita dalle opposizioni 'legge bavaglio" che vieta alla stampa di pubblicare del testo delle ordinanze di custodia cautelare.
    L'intervento di Bruxelles arriva con una risposta ad un'interrogazione dell'eurodoeputata M5s, Valentina Palmisano, in cui il commissario alla Giustizia Michael McGrath specifica che le norme Ue "non prevedono limitazioni per quanto riguarda la pubblicazione da parte della stampa di atti processuali" ma "prevedono che la diffusione di qualsiasi informazione da parte delle autorità pubbliche ai media rispetti la presunzione di innocenza e non crei l'impressione che la persona sia colpevole prima che la sua colpevolezza sia stata provata dalla legge".
    Per l'eurodeputata pentastellata le parole del guardasigilli Ue sono una "bocciatura" per Nordio. "Il governo pensava di fare il furbo e di addossare all'Ue tutte le colpe del divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare ma la risposta della Commissione europea alla nostra interrogazione non lascia dubbi", spiega Palmisano. Un attacco, il suo, alle parole di Giorgia Meloni che il 9 gennaio in conferenza stampa rispose alle critiche sulla riforma spiegando che la norma arrivava "in attuazione della direttiva europea del 2016 che riguarda il pieno rispetto della presunzione di innocenza". Ma l'interpretazione pentastellata trova solo in parte riscontro anche nella stessa risposta di McGrath. Il commissario specifica che proprio la direttiva Ue 2016/343 "impone agli Stati membri di garantire che le dichiarazioni pubbliche rilasciate da autorità pubbliche e le decisioni giudiziarie diverse da quelle sulla colpevolezza non presentino indagati e imputati come colpevoli".
    Per Palmisano, tuttavia, la risposta della Commissione non lascia spazio a interpretazioni: "nessuna direttiva europea prescrive il bavaglio, censure o limitazioni sulla pubblicazione degli atti processuali. Il governo si dovrebbe solo vergognare per il tentativo di mettere sotto tutela la libertà di stampa e di limitare la libertà dei cittadini a essere informati", ha spiegato l'eurodeputata. Il commissario nella sua risposta cita anche il rapporto Ue sulla libertà di stampa, pubblicato a luglio dove si "osserva che le iniziative legislative che disciplinano l'accesso a determinate informazioni giudiziarie e la relativa pubblicazione preoccupano i giornalisti", ma sottolinea anche che "il governo italiano ritiene giustificate tali iniziative per garantire il diritto al rispetto della vita privata e la presunzione di innocenza". Una situazione in divenire di cui McGrath si riserva "di continuare a monitorare gli sviluppi anche nel quadro del ciclo sullo Stato di diritto".
   
   

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