L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone è
il nuovo presidente del Comitato militare della Nato, la massima
carica militare nell'ambito dell'Alleanza, e succede
all'olandese Robert Bauer. Esperto pilota, paracadutista e con
la fama di lavoratore instancabile, vanta un curriculum di
altissimo profilo costellato di distintivi, medaglie e
onorificenze oltre che una cintura nera di karate di primo Dan
nello stile Shotoka.
"La mia elezione - ha detto - rappresenta la fiducia che i
miei colleghi Capi di Stato Maggiore dei Paesi Nato hanno
riposto in me ma anche un consolidato riconoscimento alla
rilevanza ed al ruolo fondamentale dell'Italia nel consesso
atlantico".
La carriera militare di Cavo Dragone, nato nel 1957 ad
Arquata Scrivia nel novarese, comincia con l'ingresso in
Accademia navale, nel 1976. A Livorno la sua formazione da
ufficiale è segnata da un incidente aereo che costò la vita a 38
dei suoi colleghi che erano a bordo di un C-130 precipitato sul
monte Serra. Negli anni successivi ottiene negli Stati Uniti i
brevetti di pilota ad ala fissa e di elicotteri. Il volo sarà la
sua cifra, da capo del Servizio Volo delle fregate della classe
Maestrale a pilota dei caccia Harrier a decollo verticale. Per
tre anni è stato inoltre il primo comandante del Gruppo aerei
imbarcati, dal 1991 al 1993, dopo ulteriori abilitazioni e
brevetti ottenuti negli Usa.
Dal settembre 2002 ha preso il comando della portaerei
Garibaldi, mentre l'anno precedente, nel 2001, ha preso parte al
primo raid contro i talebani in Afghanistan. Doppia laurea in
Scienze della Difesa e Sicurezza e Scienze Politiche, Cavo
Dragone diventa comandante del Comsubin, il raggruppamento
subacquei ed incursori della Marina Militare, nel 2011. Durante
il processo sul caso del naufragio della Costa Concordia, quando
era comandante dell'Accademia di Livorno, è stato nominato
'perito consulente del gip' nonché capo dello stesso collegio.
Successivamente l'ammiraglio ricopre i principali ruoli
apicali delle forze armate, da comandante operativo di vertice
interforze fino a capo di Stato Maggiore della Marina. Il 6
novembre 2021, a pochi mesi dall'inizio della guerra in Ucraina,
viene nominato capo di Stato Maggiore della Difesa, ruolo che
lascerà il 4 ottobre 2024. Da presidente dirigerà il Comitato
militare alleato e sarà il principale consulente del segretario
generale e del Consiglio Atlantico. Mark Rutte lo ha accolto con
calore al quartier generale di Bruxelles, dopo aver ringraziato
Bauer, anche lui ammiraglio della Marina. "Sono ansioso di
lavorare insieme per preparare la nostra Alleanza all'evoluzione
del panorama della sicurezza e per garantire che la nostra
difesa collettiva rimanga forte", ha commentato.
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