Dopo otto anni di negoziati, le
delegazioni di Bruxelles e Città del Messico, guidate dal
commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, e dal
segretario all'Economia messicano, Marcelo Ebrard, hanno
finalizzato un testo che - si legge in una nota della
Commissione europea - riflette "l'ambizione congiunta di Ue e
Messico di promuovere e tutelare i diritti umani, il
multilateralismo e la pace e sicurezza internazionali".
L'accordo punta a rafforzare la cooperazione su temi geopolitici
cruciali: tra gli obiettivi figurano la riduzione dei rischi
legati alle catene di approvvigionamento, la garanzia di
forniture sostenibili di materie prime essenziali e la lotta al
cambiamento climatico. Bruxelles sottolinea che questi sforzi
"sosterranno la competitività delle aziende di entrambe le
parti, promuovendo al contempo la sostenibilità" verso
"un'economia a zero emissioni nette".
"Gli esportatori europei acquisiranno nuove opportunità
commerciali, compresi i nostri agricoltori e le nostre aziende
agroalimentari", ha sottolineato von der Leyen salutando un
accordo che promette di rafforzare una relazione già florida.
Nel 2023, gli scambi di merci tra Ue e Messico hanno toccato gli
82 miliardi di euro, con i servizi che hanno aggiunto altri 22
miliardi nel 2022, rendendo il Messico il secondo partner
commerciale europeo in America Latina.
Il nuovo patto spalanca dunque le porte al libero scambio in
settori cruciali come i servizi finanziari, i trasporti, il
commercio elettronico e le telecomunicazioni, eliminando
barriere non tariffarie e garantendo condizioni di parità, anche
in ambiti sensibili come i diritti di proprietà intellettuale e
gli appalti pubblici. Il testo integra un capitolo ad hoc per lo
sviluppo sostenibile, con impegni giuridicamente vincolanti sui
diritti dei lavoratori, la tutela dell'ambiente, il contrasto ai
cambiamenti climatici e una condotta aziendale responsabile.
Sul fronte agroalimentare, poco più di un mese dopo la
storica firma del discusso accordo di libero scambio
Ue-Mercosur, Bruxelles evidenzia i "vantaggi" per gli
agricoltori europei con lo stop ai dazi doganali fino al 100%
per icone del Made in Europe come formaggi, pollame, carne di
maiale, pasta, mele, confetture, cioccolato e vino. I prodotti
europei a indicazione geografica (Igp, Dop, Stg( saranno estesi
a 568.
L'accordo introduce inoltre misure contro la corruzione e
rafforza la cooperazione su temi globali come la criminalità
organizzata transnazionale, la migrazione e l'uguaglianza di
genere.
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