di Sabina Rosset
L'Ue serra i ranghi a difesa dei
propri cavi sottomarini e si prepara a misure che vanno dai
droni di sorveglianza delle infrastrutture, fino alla creazione
di una flotta di navi specializzate, pronte all'intervento nelle
emergenze sulle infrastrutture di connessione. Ci sono in gioco
lo scambio dei dati all'interno dell'Ue e tra Ue e Paesi terzi,
e la sicurezza energetica dei cavi elettrici, sempre più messi
in pericolo da attacchi ibridi. Intanto la Svezia annuncia la
scoperta un possibile nuovo cavo sottomarino tranciato nel Mar
del Baltico, al largo dell'isola di Gotland.
L'operatore Cinia ha spiegato trattarsi del cavo di tlc tra
Finlandia e Germania C-Lion1: sono state rilevate
"perturbazioni", ma il traffico dati prosegue regolarmente, ha
fatato sapere. Si tratta però del terzo incidente da novembre al
cavo di quasi 1.200 chilometri che collega le reti di Europa
centrale a Finlandia e agli altri Paesi nordici. I magistrati
svedesi hanno aperto un'indagine. "Prendiamo molto sul serio
tutte le segnalazioni di possibili danni alle infrastrutture nel
Mar Baltico. Come ho già detto in precedenza, devono essere
considerate nel contesto della grave situazione di sicurezza" in
cui ci troviamo, ha dichiarato il primo ministro svedese Ulf
Kristersson.
Il mix di azioni Ue a difesa dei cavi sottomarini prevede un
bando da 540 milioni di euro dalla linea Connecting Europe per
progetti di interesse europeo sui cavi ottici, e attività di
stress test con stanziamenti per 30 milioni. Per la flotta
"stiamo esaminando con gli stati membri quali siano le esigenze
e stiamo pianificando di combinare il Connecting Europe con i
fondi coesione, per finanziare queste navi sui cavi. Potremmo
trovare 3-400 milioni", ha spiegato a Helsinki la vicepresidente
della Commissione Ue Henna Virkkunen. "Vogliamo assicurarci che
l'Europa sia attrezzata non solo per prevenire e rilevare il
sabotaggio dei cavi, ma anche per scoraggiare, riparare e
rispondere attivamente a qualsiasi minaccia alle infrastrutture
critiche, fondamentali per la nostra economia e la nostra
sicurezza collettiva: si tratta di una minaccia per la nostra
sicurezza e per il nostro ambiente, non solo nell'area del Mar
Baltico, ma in tutta l'Ue", ha aggiunto parlando dei recenti
incidenti con esplosioni su petroliere nel Mediterraneo, con un
caso anche a Savona su una nave che si sospetta parte della
'flotta ombra' russa.
"Chiunque venga ritenuto responsabile di sabotaggio dovrebbe
essere punito, anche con sanzioni. Anche i potenziali autori
devono essere scoraggiati", ha detto l'Alta rappresentante Ue
Kaja Kallas. Oltre ad agire con sanzioni per aumentare la
deterrenza, l'Ue prevede una maggior cooperazione con la Nato
contro la minaccia della 'flotta ombra'. Tra le azioni Ue,
attesa anche la creazione di riserve strategiche con i pezzi di
ricambio dei collegamenti sottomarini.
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