"In risposta alle crescenti
tensioni geopolitiche, in particolare in regioni come il Mar
Baltico - afferma nella nota diffusa la vicepresidente della
Commissione Henna Virkkunen -, la Commissione europea sta
adottando misure decisive per salvaguardare la nostra
infrastruttura critica di cavi sottomarini. Con questo piano
d'azione, stiamo compiendo un significativo passo avanti per
rafforzarne la sicurezza. Vogliamo assicurarci che l'Europa sia
attrezzata non solo per prevenire e rilevare il sabotaggio dei
cavi, ma anche per scoraggiare, riparare e rispondere
attivamente a qualsiasi minaccia alle infrastrutture critiche
che sono fondamentali per la nostra economia e la nostra
sicurezza collettiva".
"Nessun ambito della vita è oggi esente da minacce o
comportamenti ostili - afferma l'Alta rappresentante Kaja Kallas
-. I recenti attacchi contro i cavi sottomarini lo sottolineano
chiaramente. Si tratta di un'infrastruttura vitale che ci
mantiene connessi online e che fa fluire la nostra energia, non
solo tra gli Stati membri dell'UE, ma anche tra l'Europa e molte
altre regioni del mondo. Oggi stiamo adottando misure per
proteggere i cavi, rilevare e anticipare le minacce più
rapidamente e riparare i danni il più velocemente possibile.
Chiunque venga ritenuto responsabile di sabotaggio dovrebbe
essere punito di conseguenza, anche con sanzioni. Anche i
potenziali autori devono essere scoraggiati. Questo è ciò che
proponiamo oggi".
"Il fatto che stiamo esaminando potenziali casi di sabotaggio
sulle infrastrutture dell'Ue dimostra la gravità delle minacce
che l'Ue sta affrontando - sottolinea il commissario per gli
affari interni Magnus Brunner -. La Commissione e le agenzie
dell'UE stanno lavorando a stretto contatto con gli Stati membri
per aiutarli ad anticipare e prepararsi a tali minacce. Il piano
d'azione per una migliore protezione dei cavi sottomarini
rafforzerà la nostra capacità di prevenire, rilevare e
rispondere alle minacce ibride emergenti. Contrastare le minacce
ibride e proteggere le nostre infrastrutture critiche saranno
anche elementi importanti della nostra prossima strategia di
sicurezza interna".
Per la risposta e riparazione l'Ue vuole un miglioramento del
meccanismo di risposta alle crisi, con un focus specifico sui
cavi sottomarini. Prevede una cooperazione rafforzata con la
Nato per il monitoraggio e l'intervento rapido. Un aumento della
capacità delle navi per la riparazione dei cavi. La creazione di
una riserva di navi polivalenti dedicate alla manutenzione delle
infrastrutture sottomarine. E lo stoccaggio strategico di parti
di ricambio per accelerare le riparazioni.
Sulla deterrenza, l'Ue vuole dispiegare una "diplomazia dei
cavi" proattiva, agendo contro la flotta ombra, ritenendo
responsabili gli attori malevoli con sanzioni, intensificando la
comunicazione strategica e sfruttando appieno il diritto
internazionale del mare.
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