BRUXELLES - Bruxelles e Roma "hanno concordato gli elementi chiave di un'intesa comune per allineare il sistema italiano delle concessioni balneari al diritto Ue: le concessioni saranno riassegnate entro i prossimi tre anni (al più tardi entro settembre 2027) sulla base di gare aperte, trasparenti e non discriminatorie. I Comuni hanno pertanto il diritto di organizzare immediatamente gare e assegnare le concessioni anche prima di settembre 2027" e "questi elementi sono riflessi nella legislazione italiana". Lo dice una portavoce della Commissione Ue dopo la sentenza del Tar Liguria sui balneari, precisando che non è previsto un accordo formale scritto con il governo.
L'esecutivo di Ursula von der Leyen, pur non commentando in via ufficiale la sentenza del Tar, ricorda di aver avviato nell'agosto scorso un dialogo con l'Italia per risolvere "l'annosa questione" della liberalizzazione delle concessioni balneari, giungendo poi a un'intesa comune che si è concretizzata in ottobre. Il fitto scambio tra Bruxelles e Roma si è svolto a livello tecnico, con l'obiettivo condiviso di chiudere la procedura d'infrazione Ue ancora pendente nei confronti dell'Italia. Un accordo scritto pertanto, a quanto si apprende, non è previsto in quanto è la riforma della legislazione italiana a fare fede con modifiche che, nella visione dei funzionari Ue, sono conformi alle richieste.
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