BRUXELLES - "Le risorse" previste dal RearmEu "sembrano molte ma sono virtuali". "Noi non chiudiamo ai prestiti" alla base della clausola di salvaguardia nazionale ma "è una scelta che dobbiamo valutare, non abbiamo ancora i dettagli". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine del vertice Ue. Sulla scelta di attivare la clausola o meno entro aprile Meloni ha sottolineato che "l'orizzonte ci sembra ravvicinato". Il capo del governo ha annunciato che andrà alla Casa Bianca per incontrare il presidente statunitense, Donald Trump, ma senza dare una data specifica.
"L'Unione dei mercati di capitali è fondamentale per attrarre investimenti privati: nelle conclusioni del Consiglio europeo, nella parte dedicata alla competitività, si fa riferimento anche alla proposta italiana legata" all'uso del programma "InvestEu per il piano della Difesa", ha affermato. "Abbiamo chiesto di aggiungere al lavoro che è stato fatto, che carica tutto l'impegno sulla difesa sul bilancio degli stati nazionali, un'iniziativa che potesse mettere garanzie europee sugli investimenti privati: questa proposta è attualmente prevista nelle conclusioni del Consiglio", ha sottolineato.
Sulla pace in Ucraina "le garanzie di sicurezza sono il grande dibattito", ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti. "Tutti quanti stiamo cercando di interrogarci su quali garanzie possono essere più efficaci", ha continuiato. Tra tutte le strade, quella di un'estensione dei principi o dell'art.5 della Nato anche senza l'ingresso immediato dell'Ucraina secondo Meloni "sarebbe la soluzione più sensata, anche per svelare un eventuale bluff della Russia". "Se la Russia non ha in animo di tornare a invadere l'Ucraina, perché dovrebbe opporsi a delle garanzie di sicurezza che sono solamente difensive?", ha aggiunto.
Interpellata sul dibattito dopo le sue dichiarazioni alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo, Meloni ha detto che l'essenza di alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene si riferiscono al fatto "che il popolo non è in grado di autodeterminarsi". "Sono rimasta sconvolta dalla reazione che ho visto ieri in aula, con parlamentari della Repubblica che sono arrivati sotto i banchi del governo con insulti e ingiurie, penso francamente che la sinistra stia perdendo il senso della misura", ha aggiunto.
Da parte della sinistra c'è stata una "reazione assolutamente scomposta" che mostra "un'anima illiberale e nostalgica". La sinistra, ha aggiunto, "ha oggettivamente delle difficoltà a confrontarsi con le idee degli altri". "Io non ho difficoltà, sono molto convinta delle mie idee, le rivendico e penso che questa sia la base della democrazia", ha proseguito rivendicando di "non essere d'accordo sul testo".
"Ricordo straordinari editoriali di Eugenio Scalfari dove insegnava che l'unica forma di democrazia è l'oligarchia, è un concetto che non condivido", ha detto ancora. "Chiedo alla sinistra se si distribuisce oggi quel testo quale messaggio si vuole dare", ha detto.
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