Gli eurodeputati Pd hanno
presentato oggi un'interrogazione scritta alla Commissione
europea, firmata da tutti i membri della delegazione, contro il
Ddl Sicurezza: "un progetto di legge liberticida, pericoloso e a
tratti incostituzionale", affermano in una nota.
Nell'interrogazione si chiede all'esecutivo comunitario di
valutare se le disposizioni del Ddl "violano i principi di
libertà di espressione, riunione e associazione" e
"compromettono il principio di dignità umana" stabiliti
dall'articolo 2 del Trattato dell'Unione Europea, dagli articoli
11, 12 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Ue e dalla
giurisprudenza della Corte di giustizia europea.
Il Ddl approvato il 18 settembre, sottolineano
nell'interrogazione, "introduce modifiche al codice penale:
l'inasprimento delle pene esistenti, l'introduzione di nuove
sanzioni e la creazione di nuove fattispecie penali. Tra queste,
l'introduzione della 'resistenza passiva' all'interno degli
istituti penitenziari, punita con la detenzione, aggravando la
situazione delle carceri in Italia - aggiungono -. Vengono
adottate misure contro la 'resistenza passiva' nelle strutture
di trattenimento e accoglienza destinate ai migranti così come
l'obbligo per cittadini extra-Ue di una copia del titolo di
soggiorno per acquistare una Sim telefonica. Si prevede la
trasformazione dell'attuale sanzione amministrativa per coloro
che, durante manifestazioni, ostacolano la circolazione su
strade o ferrovie in una fattispecie penale punita con la
detenzione. È previsto un aggravante se l'atto è volto a
impedire la realizzazione di opere pubbliche o infrastrutture
strategiche. Viene eliminato il differimento obbligatorio della
pena per le madri detenute in gravidanza o con figli fino a un
anno di età".
Gli europarlamentari del Pd sottolineano come
l'interrogazione si somma alle manifestazioni per arrestare
questo disegno di legge previste oggi a Roma.
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