"I materiali con uno spessore di
un solo atomo o una sola molecola si pensava non potessero
esistere nel nostro universo. E poi, all'improvviso, 20 anni fa,
abbiamo scoperto un materiale, o meglio, un intero gruppo di
materiali che sono spessi solo un atomo.
Adesso abbiamo appena cominciato a studiare questi materiali,
per capire come renderli utili e come possano migliorare la
nostra vita". Lo ha detto il premio Nobel Andre Geim, a margine
dell'incontro 'Wonders Materials', evento speciale per il
centenario dell'Università di Trieste inserito nell'ambito della
rassegna scientifica Trieste Next.
Geim ha vinto il Nobel per la Fisica nel 2010 assieme a
Konstantin Novoselov per le loro ricerche sulla struttura del
grafene. Oggi a Trieste, in un Teatro Verdi gremito, ha
ripercorso le emozioni di quella scoperta. "I metalli, come la
grafite, di solito non sono trasparenti - ha ricordato - Quindi,
quando ho visto un metallo che era trasparente, ho subito capito
che si trattava di un materiale estremamente sottile, ed è stato
il mio momento 'eureka'. Dopo di ciò, sono seguiti anni dedicati
allo studio di questo materiale, per scoprire non solo che è
spesso un solo atomo e molto particolare, ma anche che possiede
tantissime proprietà diverse, che come fisici abbiamo studiato e
continuiamo a studiare, pensando a tutte le applicazioni che il
grafene porterà con sé".
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