Si è riaccesa al Comune di Udine la
querelle sul patrocinio negato alla partita di calcio
Italia-Israele in programma allo stadio Friuli il 14 ottobre
nell'ambito della Nations League. La maggioranza, guidata dal
sindaco Alberto Felice De Toni, ha rinviato la discussione sulla
mozione presentata dal gruppo di FdI per riconsiderare la
decisione.
Il Comune nel luglio scorso non aveva concesso il patrocinio
come chiesto dal presidente della Figc, Gabriele Gravina,
ritenendola una "scelta divisiva". "Il rinvio della discussione
- commenta oggi in una nota il capogruppo di Fdi in consiglio
comunale Luca Onorio Vidoni - è da considerarsi voto contrario,
una bocciatura della maggioranza di sinistra al governo della
città. Non è solo uno smacco all'evento, ma una decisione che
divide anziché unire, come lo sport dovrebbe sempre fare, e
finisce, come detto dal sindaco stesso, per far contenti solo i
pro-palestinesi, dimostrando, nel contempo, quanto siano
anti-italiani alcuni componenti della maggioranza".
Il sindaco, sostenendo che "l'amministrazione è super partes,
lontana da qualunque strumentalizzazione politica della
vicenda", aveva indicato che interesse del Comune era "spostare
l'intervento su un piano più alto. Lavoriamo a una iniziativa di
pace" che potesse contribuire a "un dialogo multilaterale".
Per i consiglieri Andrea Di Lenardo (Alleanza Verdi Sinistra
- Possibile), e Giancarlo Ballotta (Pd), sarebbe stato "corretto
discutere la mozione, avremmo voluto poter esprimere la nostra
posizione. Saremo in piazza il 14 ottobre per manifestare contro
la partita Italia - Israele. Diciamo No al patrocinio".
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