Il portiere tedesco dell'Udinese,
naturalizzato nigeriano, Maduka Okoye, di 25 anni, attualmente
infortunato perché operato al polso, è indagato dalla Procura di
Udine per un flusso di scommesse anomale in occasione della
partita Lazio-Udinese disputata lo scorso 11 marzo. Ne dà
notizia il 'Messaggero Veneto'.
Nel registro degli indagati è stato iscritto anche il
titolare di una pizzeria frequentata abitualmente dai giocatori
e, occasionalmente, anche dai dirigenti della società friulana.
L'accusa nei confronti dei due indagati è di truffa. A far
scattare l'indagine è stata una segnalazione giunta dalla Sisal
per una serie di scommesse per importi rilevanti legata all'
ammonizione dell'estremo difensore bianconero durante la partita
vinta a Roma per 2-1. Okoye venne ammonito dall'arbitro al 19'
della ripresa per perdita di tempo. Un provvedimento che
preoccupò non poco l'allenatore Gabriele Cioffi, il quale mandò
subito un proprio collaboratore dietro la porta, per dialogare
con il portiere e tenerlo calmo, in modo che non rischiasse
ulteriori provvedimenti da parte del direttore di gara, mancando
quasi mezz'ora alla fine del match.
A parte le possibili conseguenze penali, nel caso Okoye
venisse riconosciuto colpevole anche dalla giustizia sportiva,
rischierebbe una condanna a partire da 4 anni di esclusione da
tutte le competizioni.
Nei giorni scorsi, l'Udinese aveva tesserato il portiere
norvegese Selvik che si era svincolato, per contendere il posto
al romeno Sava. Si era pensato a una mossa preventiva vista la
lunga indisponibilità di Okoye dopo l'operazione: in realtà,
l'iscrizione nel registro degli indagati risale già a metà
dicembre ed è dunque probabile che il club friulano abbia voluto
cautelarsi nel caso di futuri provvedimenti da parte della
giustizia sportiva.
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