"Nonostante la penuria di risorse
umane e strumentali", "siamo riusciti a far sì che gli uffici
abbiano continuato a funzionare in maniera efficiente ed
efficace". Il tribunale ha inoltre "già raggiunto gli obiettivi
del Pnrr: risulta infatti smaltito tutto l'arretrato e i tempi
di definizione dei ricorsi depositati risultano in linea con i
canoni relativi alla durata ragionevole del processo". Lo
sottolinea il presidente del Tar del Friuli Venezia Giulia,
Carlo Modica de Mohac di Grisì, nella relazione diffusa in
occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2025, oggi a
Trieste.
Il tempo medio di definizione dei giudizi è pari a 236
giorni, spiega il presidente, "tra i più bassi degli uffici
giudiziari della giustizia amministrativa". Nel 2024 i ricorsi
depositati sono leggermente aumentati, passando dai 426 del 2023
a 456. Circa il 50% è stato definito in corso d'anno. Al 31
dicembre le giacenze sono pari a 299, di cui 65 riferite a
ricorsi depositati prima del 2024 (oggi scese a 48). "Il che
significa che quasi tutti i ricorsi depositati prima del 2024
sono o stanno per essere definiti. In questo Tribunale continua
a non esservi arretrato". Nel complesso il Tar Fvg nel 2024 ha
definito 418 affari e adottato 589 provvedimenti.
Tra i ricorsi depositati negli ultimi 12 mesi, la maggior
parte (124) riguarda il settore delle forze armate. In tema di
appalti sono stati introitati 36 ricorsi contro i 26 del 2023,
ai quali si aggiungono 19 per motivi aggiunti e 5 ricorsi
incidentali. Frequenti le cause instaurate da insegnanti non di
ruolo per la 'carta del docente'. In generale, in materia di
tutela cautelare la percentuale di ricorsi corredati dalla
richiesta incidentale di sospensione è pari al 35%, in calo
rispetto al 2023 (38%), e "prevalgono le decisioni di rigetto".
Rispetto ai provvedimenti pronunciati nel 2023, i cui termini
di impugnazione sono decorsi, conclude Modica de Mohac, la
percentuale di quelli appellati "è piuttosto esigua,
attestandosi al 19%".
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