La Regione Lazio ha presentato oggi a
Roma, presso la sala Spadolini in via del Collegio Romano, la
prima edizione del "Festival Economia della Cultura",
manifestazione che promuove il ruolo centrale della produzione
culturale e creativa come volano di crescita economica e sociale
dei territori.
Il Festival, che si svolgerà dall'11 al 13 ottobre a Viterbo,
per proseguire, poi, il 18 e il 19 ottobre a Zagarolo, è
promosso dalla Regione Lazio e realizzato da Lazio Innova, con
il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di
Viterbo, del Comune di Zagarolo e dell'Università degli Studi
della Tuscia, con la media partnership di RAI e del Sole 24 Ore.
Parteciperanno alla manifestazione, istituzioni, imprese,
giornalisti ed economisti che operano nella filiera culturale
italiana per promuovere i casi di successo e stimolare nuove
progettualità, con la proposta di politiche vincenti per il
settore della promozione e del turismo culturale.
Interverranno, tra gli altri, al Festival: Alessandro Giuli,
ministro della Cultura;
Gli appuntamenti viterbesi si alterneranno tra lo Spazio Attivo
di Viterbo e il Palazzo dei Priori, trattando le esperienze e le
strategie nel settore con ospiti istituzionali, in un confronto
aperto sullo stato dell'arte dell'economia della cultura tra
amministratori, sovrintendenti, aziende, università, operatori
culturali e professionisti della comunicazione.
Verrà presentato in apertura uno studio realizzato in
collaborazione con l'Università della Tuscia sulle criticità e
le potenzialità dell'Economia della Cultura e si terranno
diversi focus sull'innovazione della produzione culturale e sui
fondi regionali, nazionali ed europei dedicati alla filiera
culturale. Nel corso del Festival saranno presentate nuove
strategie di promozione e valorizzazione del patrimonio
culturale, evidenziandone i casi di successo e le potenzialità
ancora inespresse dalla rete italiana delle Città d'Arte.
Il Festival proseguirà, poi, con le due giornate conclusive
presso lo Spazio Attivo di Zagarolo che proporrà una serie di
appuntamenti all'insegna delle tecnologie per la cultura, con la
presentazione di prodotti multimediali e incontri B2B tra le
imprese culturali e i potenziali buyer come le reti museali, le
amministrazioni e le grandi aziende. Nel corso del Festival
saranno inoltre approfonditi i possibili utilizzi delle
tecnologie digitali per le politiche di marketing culturali.
«Abbiamo voluto realizzare questo Festival che unisce Economia
e Cultura, due dimensioni strettamente interconnesse della
nostra società che possono arricchirsi reciprocamente se gestite
in modo sinergico e sostenibile. Per questo abbiamo voluto
coinvolgere tutti gli attori che concorrono insieme alla
crescita del settore culturale, una risorsa strategica in
termini di crescita per occupazione, ricchezza diffusa,
innovazione e competitività. È una sinergia che favorisce anche
l'attrazione turistica e che valorizza l'identità regionale,
contribuendo al rafforzamento del posizionamento del nostro
territorio a livello nazionale e internazionale. Il Festival
Economia della Cultura ci offre un'occasione straordinaria per
promuovere nel Lazio la filiera delle imprese culturali, creando
nuove professioni e nuovi posti di lavoro», ha spiegato Roberta
Angelilli.
Lo studio "Io sono Cultura 2023" della Fondazione Symbola
evidenzia come gli occupati del settore nel Lazio sono 205mila,
pari al 13,2% del sistema nel suo complesso, e al 7,3%
dell'occupazione regionale.
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