"Siamo pienamente consapevoli di
aver seguito scrupolosamente ogni indicazione e norma in merito
muovendoci nel rispetto più assoluto delle limitazioni imposte.
Questo modus operandi è stato peraltro già applicato dal nostro
club durante la precedente sessione di mercato trasferimenti".
Lo ha dichiarato con una nota ufficiale il presidente della
Sampdoria Matteo Manfredi dopo che l'operatività sul mercato
estivo per il club blucerchiato era stata messa in dubbio da un
esposto del presidente del Brescia Cellino che si era espresso
contro il mercato non solo della Sampdoria ma anche dello Spezia
e della Juve Stabia.
La Sampdoria infatti, come già accaduto per il mercato del
gennaio scorso è obbligata a seguire alcune regole precise dopo
che il tribunale di Genova aveva dato il via libera alla
composizione negoziata della crisi permettendo così ai
blucerchiati di non fallire lo scorso anno.
Per questo i blucerchiati sono obbligati a chiudere il
mercato in attivo ma nei giorni scorsi era arrivato in Lega B
l'esposto in particolare per due operazioni: il riscatto di
Leoni e quello di Pedrola effettuati secondo Cellino, a giugno e
dunque prima dei tempi previsti.
In seguito all'esposto al momento la Sampdoria non ha ancora
potuto depositare in Lega gli ultimi contratti effettuati.
"È importante sottolineare come U.C. Sampdoria, sotto la
nuova proprietà abbia rafforzato i processi di governance e si
sia dotata dei più stringenti presidi di controllo - ha aggiunto
Manfredi -. Ogni attività viene attentamente e preventivamente
sottoposta al parere dell'ufficio legale della società,
garantendo così la massima trasparenza e correttezza".
"Purtroppo, al contempo, constatiamo le continue ed evidenti
azioni di disturbo che da parte di soggetti terzi si manifestano
fuori dal campo. Qualora dovessimo subire danni relativi alla
nostra corretta operatività, non esiteremo a far valere i nostri
diritti nelle sedi opportune" ha concluso Manfredi.
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