È ripreso questa mattina
con oltre un'ora di ritardo rispetto all'orario stabilito,
nell'aula del Tribunale di Tempio Pausania, il processo a carico
di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco
Corsiglia, i quattro amici liguri accusati di violenza sessuale
di gruppo nei confronti di una studentessa italo norvegese che
sarebbe avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019
nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo.
Sul banco dei testimoni convocati dalla difesa oggi salirà il
fratellastro di Ciro Grillo, Matteo Scarnecchia, figlio della
moglie di Beppe, Parvik Tadjik, e del primo marito, il
calciatore Roberto Scarnecchia. Sarebbe stato lui a filmare Ciro
la notte del 16 luglio mentre si scambiava baci all'interno
della discoteca Bilionaire con la principale accusatrice. Matteo
Scarnecchia infatti si trovava a Porto Cervo la notte in cui
sarebbe avvenuta la presunta violenza sessuale di gruppo e ha
trascorso parte della serata nel noto locale in compagnia del
fratellastro Ciro e dei suoi amici.
Assente, invece, l'altro teste citato, Enrique Bye Obando il
giovane norvegese che era stato accusato dalla sua connazionale
per un'altra presunta violenza sessuale un anno prima - nel
maggio 2028 - dei fatti della Costa Smeralda. Il ragazzo,
norvegese di origine nicaraguensi ha sempre dichiarato che non
ci fu violenza sessuale e affermato che la giovane, con la quale
aveva avuto una relazione, gli aveva anche chiesto scusa davanti
ai suoi amici per le accuse infamanti. A raccontare di questo
presunto stupro subìto fu, nel febbraio 2020, la stessa
studentessa durante l'interrogatorio davanti ai magistrati di
Tempio Pausania per la presunta violenza in Costa Smeralda.
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