Giornata campale quella di oggi per
il Pd genovese che ha proseguito le 'consultazioni bilaterali'
con le possibili forze nella coalizione in vista delle elezioni
comunali a Genova. Se i colloqui di ieri con (tra gli altri)
Italia Viva sembrano aver segnato l'inizio della ricucitura -
dopo il mancato sostegno dei renziani ad Andrea Orlando alle
ultime regionali - più complessi gli incontri di oggi. Il
segretario metropolitano Simone D'Angelo, insieme a parte del
comitato politico, ha dialogato con Linea Condivisa, Alleanza
Verdi Sinistra e M5S, mentre in serata è in programma un
confronto con riformisti, liberali, europeisti e Azione.
Tra le questioni sollevate quella dei temi del programma.
Linea Condivisa, presente con una folta delegazione che ha visto
protagonisti il consigliere regionale Gianni Pastorino, il
consigliere comunale Filippo Bruzzone e diversi rappresentanti
della sinistra indipendente nei Municipi, ha fatto sapere con
una nota diramata poco dopo la fine dell'incontro, che la
discussione è stata orientata alla costruzione di una
"coalizione forte e coesa", ma il gruppo ha sottolineato come,
prima ancora che i nomi dei possibili candidati, sia necessario
evitare "ambiguità su temi cruciali per il futuro di Genova".
Tra questi il 'no' deciso ai progetti dello skymetro e del
termovalorizzatore, così come l'urgenza di considerare
prioritarie le questioni dell'offerta socio-educativa e del
lavoro.
Più delicata, parlando di nomi, la posizione di Avs e M5S. I
rossoverdi non vedrebbero di buon occhio uno dei nomi di area Pd
circolati in queste settimane, quello di Alessandro Terrile, ex
segretario provinciale dem, finito nella bufera della maxi
inchiesta in Regione e in porto non per questioni giuridiche ma
per il suo rapporto con uno degli indagati, Mauro Vianello.
Anche per Avs sono cruciali i temi legati alla sostenibilità
ambientale e alla cementificazione, cosa che potrebbe creare
attriti con forze come Azione o Italia Viva. Per quanto riguarda
il M5S, al tavolo con il Pd, il coordinatore regionale Stefano
Giordano, il presidente del municipio Centro Ovest Michele
Colnaghi e il consigliere comunale Fabio Ceraudo. I
pentastellati, che pure hanno visto un risultato non ottimale
alle ultime regionali, non rinunciano a mettere sul piatto
propri candidati, a partire dall'ex europarlamentare Tiziana
Beghin, fosse anche solo per alzare il tiro della trattativa in
vista dei ragionamenti sui Municipi.
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