Non ci sarebbe stata alcuna
violazione di regole, protocolli o norme penali nelle modalità
dell'inseguimento, portato avanti a lungo per circa 8 km, da
parte dei carabinieri che hanno tallonato, il 24 novembre, lo
scooter con a bordo Ramy Elgaml, morto a 19 anni, e guidato
dall'amico Fares Bouzidi, 22 anni, rimasto ferito.
Queste sono le valutazioni, da quanto si è saputo, della
Procura di Milano che, intanto, continua ad indagare sulle fasi
finali, ossia sull'omicidio stradale, contestato al militare che
guidava l'ultima macchina inseguitrice e al 22enne, e sul
presunto depistaggio e favoreggiamento per il quale sono
indagati altri due carabinieri. Inchiesta condotta dai
carabinieri del Nucleo investigativo.
Come previsto dall'articolo 55 del codice di procedura penale
"la polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa,
prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a
conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti
necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere
quant'altro possa servire per l'applicazione della legge
penale". L'inseguimento messo in atto dai carabinieri quella
notte, con tre pattuglie e sei uomini, rientrerebbe in questa
attività prevista per la polizia giudiziaria.
Mentre si attende per i primi di febbraio il deposito della
consulenza cinematica sulla ricostruzione dell'incidente e di
quella informatica sul telefono del teste a cui sarebbe stato
chiesto di cancellare un video, i pm Marco Cirigliano e
Giancarla Serafini, coordinati dall'aggiunta Tiziana Siciliano e
dal procuratore Marcello Viola, oggi hanno ascoltato un
carabiniere come teste in Procura. Si tratta del militare che
aveva la bodycam che ha ripreso le fasi del soccorso ai due
ragazzi, le cui immagini sono andate in onda ieri in una
trasmissione tv.
Gli inquirenti, da quanto si è appreso, hanno dovuto
verificare se quei video della bodycam fossero depositati agli
atti e il militare avrebbe riferito che erano stati consegnati.
Sul punto, comunque, e sulla diffusione delle immagini ai media
sono in corso verifiche.
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