"Con l'atto aziendale, Fano torna ad
avere un ruolo da protagonista all'interno del sistema sanitario
provinciale e regionale, confermando il Santa Croce come
ospedale di primo livello con specializzazioni di secondo
livello". Lo afferma il sindaco, Luca Serfilippi, dopo la
conferenza dei sindaci convocata ieri, in merito alla bozza di
atto aziendale che è stata presentata dai dirigenti dell'Azienda
sanitaria territoriale di Pesaro-Urbino.
"Non solo manterrà la sua autonomia, ma avrà pari dignità
rispetto agli ospedali di Pesaro e Urbino - afferma il primo
cittadino - ora la sfida è creare una sinergia tra i quattro
presidi della provincia, ovvero Pesaro, Fano, Urbino e Pergola,
mantenendo le specificità di ciascuno".
Serfilippi precisa: "tutti i reparti sono stati confermati,
inoltre si aggiungono importanti servizi come medicina
trasfusionale, dermatologia, allergologia, diabetologia e
riabilitazione ospedaliera" così come "l'area chirurgica del
Santa Croce continuerà a offrire eccellenze come chirurgia
generale e una Breast Unit specializzata nella diagnosi e nel
trattamento del tumore al seno, con la novità di un reparto di
senologia autonomo, che non sarà più accorpato a
otorinolaringoiatria".
Il sindaco parla anche di "un rafforzamento di ortopedia,
con un reparto autonomo, e altri servizi come
otorinolaringoiatria, oculistica, odontostomatologia, urologia e
ginecologia" il Santa Croce inoltre "ospiterà un centro
regionale per l'autismo dei minori, un punto nascita con
ostetricia, ginecologia e pediatria, rispettando il requisito
regionale di almeno 500 nascite annue, e servizi di anestesia e
rianimazione con particolare attenzione alla terapia del dolore"
specificando che sulle nascite "quello di Fano, con 550 nuovi
nati nel 2024, risulta il più attivo della provincia".
Sul pronto soccorso, Serfilippi ha poi specificato che
"l'atto aziendale prevede l'inserimento di posti letto di
osservazione breve intensiva direttamente al suo interno" dunque
"i pazienti, quando non potranno essere immediatamente
trasferiti nei reparti, troveranno una soluzione temporanea ma
efficace, migliorando la gestione delle emergenze".
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