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Giocano alle slot i soldi dell'assistito, due badanti a processo

Giocano alle slot i soldi dell'assistito, due badanti a processo

Fabriano. Accusa, omesse anche le cure. Processo ad Ancona

ANCONA, 16 gennaio 2025, 19:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Due badanti di origine romena sono finite a processo ad Ancona per circonvenzione d'incapace e appropriazione indebita. Invece di accudire un 64enne, ex dirigente comunale, malato, ne avrebbero speso i risparmi, quasi 100mila euro, che l'uomo aveva da parte in banca. Stando alle accuse, contestate davanti al Tribunale di Ancona, le due imputate, di 46 e 35 anni, erano assidue frequentatrici di una sala scommesse a Fabriano, dove avrebbero giocato alle slot machine utilizzando i bancomat e le carte di credito che gli erano state affidate dal 64enne per le spese correnti di casa.
    Poi si sarebbero girate assegni da incassare e avrebbero fatto acquisti personali in diversi centri commerciali.
    Le due donne erano state assunte a luglio del 2017 e sono rimaste in servizio fino a giugno del 2018 quando poi sono state licenziate dall'amministratore di sostegno nominato per tutelare il 64enne. Un giorno arrivò una telefonata anonima al comando della polizia locale di Fabriano: era un amico dell'ex dirigente, avvertiva che l'uomo era trattato male dalle due badanti. I vigili urbani avviarono una indagine, avvisando anche i servizi sociali. Durante un controllo a casa il 64enne era stato trovato in un letto senza materasso e come coperta solo un lenzuolo. Era in precarie condizioni. L'amministratore di sostegno ha scoperto poi gli ammanchi di denaro. Il 64enne era stato poi trasferito in una casa di cura dove due anni dopo è morto.
    Denunciate le badanti, i parenti della vittima si sono costituiti parte civile con l'avvocato Aniello Fiore. Questa mattina è partito il processo a carico delle due badanti, davanti al giudice Matteo Di Battista. Sono stati sentiti i primi testimoni, l'amministratore di sostegno che è l'avvocato Diego Carmenati, una dipendente della sala scommesse dove le imputate andavano a giocare e il comandante dei vigili urbani di Fabriano. L'udienza è stata aggiornata per sentire altri testimoni. Le imputate respingono le accuse, tutte ancora da dimostrare nel dibattimento.
   

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