La Corte di Appello di Ancona ha
accolto il ricorso proposto dal commissario ministeriale
Giampaolo Cocconi contro la sentenza del Tribunale di Ancona che
nell'ottobre scorso aveva dichiarato la liquidazione giudiziale
di Terre Cortesi - Moncaro Società Cooperativa Agricola di
Montecarotto (Ancona), gravata da circa 38 milioni di euro di
debiti. La riserva è stata sciolta oggi dai giudici di appello,
dopo la discussione in aula che si era tenuta il 7 gennaio
scorso. Non è un giudizio definitivo, si può ricorrere in
Cassazione.
"La Corte accoglie il reclamo e per l'effetto revoca la
sentenza di liquidazione giudiziale di Terre Cortesi Moncaro
società cooperativa agricola - riporta la sentenza a firma del
presidente estensore Annalisa Gianfelice -. Dispone che Terre
Cortesi Moncaro società cooperativa agricola provveda, sotto la
vigilanza del curatore, a riferire entro il giorno dieci di ogni
mese e fino al passaggio in giudicato della presente sentenza in
ordine alle operazioni attive e passive poste in essere
nell'ambito della gestione economica, patrimoniale e finanziaria
dell'impresa, nonché a depositare, presso il Tribunale di Ancona
con la medesima periodicità, una relazione illustrativa sulla
situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata
dell' impresa medesima, subordinando gli adempimenti al venire
meno della efficacia del decreto ministeriale n. 151 di
liquidazione coatta amministrativa".
Torna quindi tutto in mano al commissario Cocconi che dovrà
relazionare a cadenze fisse ogni passo che farà sia al tribunale
che alla curatela. Soddisfatto l'avvocato Corrado Canafoglia,
legale per 15 aziende che si sono costituite a fianco del
commissario nel ricorso in Corte di Appello (del comitato "Amici
della Moncaro). "È importante ora che tutti i soggetti del
territorio - commenta Canafoglia - partecipino a salvare il
sistema vitivinicolo che faceva riferimento alla Moncaro non
dimenticando mai che l'obiettivo è quello di mantenere nelle
mani dei marchigiani il controllo dell'intera operazione".
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