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Progetto di ricerca su spirulina per la depurazione delle acque industriali

Progetto di ricerca su spirulina per la depurazione delle acque industriali

L'Istituto Mazzocchi-Umberto I in visita alla Bachetti Food

ASCOLI PICENO, 17 febbraio 2025, 19:13

Redazione ANSA

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Un ponte tra scuola e impresa per un futuro più sostenibile.
    Questo il risultato della recente visita della scolaresca dell'Istituto Mazzocchi-Umberto I presso l'azienda Bachetti Food Specialità dei Piceni, realtà di eccellenza nel settore alimentare guidata dall'imprenditore Massimiliano Bachetti.  Gli studenti hanno potuto entrare in contatto con il mondo della produzione industriale e osservare da vicino i processi di lavorazione alimentare, con un focus particolare sulla gestione delle acque reflue. Da questa esperienza è nato un innovativo progetto di collaborazione tra l'azienda e l'istituto, volto a sperimentare l'uso della spirulina come metodo naturale per la fitodepurazione delle acque di lavorazione industriale.

   La spirulina: tra sostenibilità e innovazione. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del progetto presentato dalle studentesse del Mazzocchi-Umberto I al concorso nazionale "Visioni di Scienza, Innovazioni per la Medicina e le Sfide del Futuro", promosso dalla Mathesis di Serra San Bruno in collaborazione con la Mathesis Nazionale. Il progetto è stato ideato dalla professoressa Maria Angela Alessandrini, in collaborazione con i colleghi Fabio Caucci, Roberto Mattei, Barbara Ferretti e Sandro Galieni, già impegnati nella coltivazione dell'alga spirulina nei laboratori dell'istituto.
    La ricerca si basa sulle straordinarie proprietà della spirulina, una microalga nota per il suo alto valore nutrizionale e la sua capacità di assorbire metalli pesanti e inquinanti dalle acque, rendendola un elemento chiave per il trattamento sostenibile dei reflui industriali.


    Il progetto coinvolge un team tutto al femminile, composto dalle studentesse: Gioia Carassai, Martina Mariotti, Elisa Sozio (3A ambientale); Laura Del Vecchio (4B sanitario) e Sara Capriotti (5C sanitario).
    La sperimentazione è partita proprio dalla Bachetti Food, dove le studentesse, accompagnate dai docenti, hanno raccolto campioni delle acque di salamoia, sottoponendoli a test di laboratorio per valutare l'efficacia della spirulina nella riduzione dei cloruri.
    Le analisi si sviluppano su più livelli: Monitoraggio della fitodepurazione attraverso tecniche di titolazione e spettrofotometria, per verificare il potenziale dell'alga nel depurare l'acqua; Modellizzazione matematica per studiare la crescita della spirulina e l'andamento della concentrazione dei cloruri; Valutazione delle proprietà nutraceutiche e antiossidanti della spirulina, tramite il test di laboratorio.
    Inoltre, si sta esplorando la possibilità di sviluppare un'app innovativa, la "Spirulina Health Tracker", che consentirebbe di monitorare in tempo reale la qualità dell'acqua e la presenza di sostanze benefiche nell'alga, favorendo il controllo ambientale e nutrizionale.


    "Questa iniziativa - ha sottolineato Bachetti - dimostra come la ricerca scolastica possa avere un impatto concreto sulle imprese e sulla tutela dell'ambiente. Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto che unisce innovazione, formazione e sostenibilità. La collaborazione con l'Istituto Mazzocchi rappresenta un esempio virtuoso di come le nuove generazioni possano guidare il cambiamento attraverso la scienza".
    Grazie a questo progetto, la Bachetti Food e l'Istituto Mazzocchi-Umberto I pongono le basi per una ricerca applicata che potrebbe avere ricadute significative non solo nell'industria alimentare, ma anche nel trattamento ecologico delle acque industriali, con un modello che potrà essere replicato in altri settori. Un'iniziativa che dimostra come l'innovazione sostenibile possa nascere proprio dal dialogo tra imprese e giovani ricercatori, con un occhio attento sia alla salvaguardia dell'ambiente che alla salute pubblica".
   

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