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Da Uil Scuola Rua Marche allarme precari tra il personale Ata

Da Uil Scuola Rua Marche allarme precari tra il personale Ata

"Aumentano i carichi di lavoro, diminuiscono i servizi"

ANCONA, 18 febbraio 2025, 10:06

Redazione ANSA

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Più che triplicato negli ultimi 8 anni il numero dei precari tra il personale Ata nelle scuole marchigiane. La denuncia è della della Uil Scuola Rua Marche che ha analizzato lo storico delle assunzioni Ata dal 2016 al 2024 con il segretario generale, Antonio Spaziano, che lancia un allarme. "I carichi di lavoro aumentano e i servizi si riducono, mentre si scaricano sulle scuole adempimenti per i quali il personale scolastico non è mai stato formato, né tanto meno risulta essere destinatario di un riconoscimento né giuridico né economico".
    Nelle Marche nel 2016/17 il personale ATA a tempo indeterminato era 4.249 e quello a tempo determinato 459, con una percentuale di lavoratori a tempo determinato pari al 10,43%. Ad oggi la percentuale è arrivata ad oltre il 26% con circa 4.045 ATA a tempo indeterminato e 1.484 a tempo determinato. "Un dato a dir poco eclatante - sottolinea Spaziano - che, associato a quello del personale docente, dimostra quanto il lavoro della scuola sia sempre più precario. Il personale ATA che è costretto a operare in condizioni sempre più difficili e con carichi di lavoro insostenibili, con tantissimi i plessi con un solo collaboratore scolastico, compiti amministrativi sempre più complessi che spesso superano i limiti contrattuali, come ad esempio l'utilizzo di Passweb, assistenti tecnici del primo ciclo senza un profilo definito per le loro mansioni, che operano in modo itinerante in più istituzioni, e scuole prive di ex DSGA sostituiti con i consueti incarichi annuali. Necessario ampliare l'organico autorizzando le immissioni in ruolo su tutti i posti realmente disponibili e , allo scopo di rendere stabile anche quello aggiuntivo".
    Inoltre, apiega "Il sistema di calcolo dell'organico ATA continua a basarsi su parametri che non riflettono la realtà delle scuole, provocando evidenti difficoltà nelle istituzioni scolastiche" conclude Spaziano.
   

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