Mentre passa di stanza in stanza
sembra immaginare i nuovi percorsi per i futuri visitatori,
sorride ai nuovi spazi recuperati che presto riaccoglieranno
opere di enorme valore artistico. Marta Paraventi, assessore
alla Cultura del comune di Ancona, ha iniziato dal cantiere
della Pinacoteca civica Francesco Podesti - al suo fianco
l'assessore ai lavori Pubblici Stefano Tombolini -, il suo
viaggio nei luoghi simbolo della città dorica per assicurarsi
che l'importante patrimonio possa presentarsi con le carte in
regola, oltreché ai cittadini, al sistema museale italiano e
internazionale, dotato di tutte le garanzie di sicurezza, per le
opere esposte e la migliore fruibilità per i visitatori.
L'intervento di adeguamento impiantistico in corso "è
fondamentale perché consentirà alla Pinacoteca di avere una
climatizzazione stabile che ci consentirà anche di avviare
rapporti per progetti di mostre con prestiti di musei
internazionali perché l'ambiente che accoglierà le opere
risponderà a criteri di conservazione ottimali".
Una fortuna che il Comune abbia potuto beneficiare dei fondi
Pnrr per la completa messa in sicurezza dell'edificio, ammette
spiegando che proprio grazie al cantiere sono stati recuperati
nuovi spazi (300 metri quadrati). Spazi dunque "anche per
ospitare gli uffici, mostre più ampie e mostre studio" ma anche
la biblioteca museale destinata ad accogliere i cataloghi delle
mostre. Una ripartenza che "prudentemente" i due assessori
fissano "per il mese di settembre".
Dopo l'impiantistica - l'importo complessivo dell'intervento
è di 1,29 milioni, in gran parte di fondi Pnrr e un
cofinanziamento di 300mila euro del Comune, "dobbiamo mettere
mano a tutti gli allestimenti", una fase importante alla quale
"tengo molto" assicura, ma l'impegno è anche rivolto "a una
governance diversa, con una revisione del regolamento, per far
sì che la Pinacoteca diventi un'abitudine per gli anconetani,
non una cosa episodica". Paraventi vuole una Pinacoteca che si
rivolge a diverse fasce di pubblico, e che quindi dovrà adeguare
gli orari di apertura in linea con le esigenze della città". A
cantiere concluso, "in continuità con il lavoro svolto negli
ultimi mesi anche in collaborazione con la direzione dei Musei
Marche, guidata da Luigi Gallo", la Pinacoteca cambierà
profondamente la sua accoglienza. L'assessore pensa "ad
allestimenti realizzati secondo gli standard museologici, quindi
letture chiare, didascalie commentate in italiano e in inglese,
senza tanti apparati didattici superflui, ma con una attenzione
rivolta anche all'infanzia, per questo - spiega - studieremo una
fruizione per diverse fasce di pubblico, inclusi gli studenti
universitari, che sono una fascia importantissima, di questa
città". L'obiettivo è che la Pinacoteca "diventi un museo dove
le persone normalmente entrano sentendosi a casa propria".
La Pinacoteca "sarà centrale perché è il nucleo che fa capire
Ancona nei secoli, rendendo evidente la centralità dell'arte
grazie alle committenze delle grandi famiglie anconetane, ma
anche dei grandi ordini. Un luogo che restituisce
l'effervescenza artistica di Ancona a partire anche dalla sua
principale figura che è stata Francesco Podesti". Un luogo vivo
che "deve entrare in sinergia con gli eventi cittadini che va
progettato tra i diversi assessorati. Per mettere veramente in
rete i diversi giacimenti. Dopo la Pinacoteca la prossima tappa
è la riapertura della vicina biblioteca (prevista nel 2026) ma
Ancona offre ben altro elenca Paraventi "c'è tutto il tour
Vanvitelliano, il nuovo tour napoleonico, le chiese che sono nel
centro storico. Tutto messo in sinergia perché - sottolinea con
malcelato entusiasmo - il patrimonio di Ancona è veramente
fantastico". Un patrimonio che grazie ai fondi Pnrr sta
cambiando faccia. Sui cantieri c'è la vigilanza stretta di
Tombolini e l'impegno dei tecnici dell'amministrazione.
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