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Sensori anti-aggressioni per la sicurezza in pronto soccorso

Sensori anti-aggressioni per la sicurezza in pronto soccorso

Attivi ad Ancona. E dispositivi intelligenti per chiedere aiuto

ANCONA, 19 febbraio 2025, 18:19

Redazione ANSA

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Ad Ancona un doppio sistema tecnologico per la sicurezza nei pronto soccorso e nei locali ambulatoriali dove operatori lavorano da soli o di notte: sensori anti-aggressioni con intelligenza artificiale attivati in pronto soccorso e altri dispositivi smart per permettere ai sanitari più esposti di chiedere subito aiuto.
    Il progetto innovativo per la sicurezza, è stato presentato dall'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, guidata dal direttore Marco Armando Gozzini: l'obiettivo è monitorare costantemente la situazione per tutelare la sicurezza degli operatori e degli utenti, prevenire aggressioni o far intervenire in maniera più rapida possibile le forze dell'ordine, in un'epoca in cui sia assiste a sempre più casi di aggressioni negli ospedali. L'ultima ad Ancona quella attuata nella notte tra lunedì e martedì scorso da un 19enne che ha ferito a pugni e testate due infermieri al pronto soccorso dell'ospedale regionale. Un tipo di aggressioni non frequente ad Ancona dove in un anno, con oltre 60mila accessi in pronto soccorso, se ne sono verificate cinque ma in cui la pressione sugli operatori è sempre alta e i momenti di tensione non mancano.
    Da ieri nelle sale d'attesa dei pronto soccorso di Torrette e del materno infantile Salesi di Ancona sono attivi in tutto sette sensori volumetrici che, integrati con la videosorveglianza, monitorano i parametri ambientali (temperatura, umidità, presenza di fumo ecc.) ma captano anche situazioni di pericolo attraverso rumori particolari, movimenti o cambi di volumetria improvvisi, conversazioni ad alta voce, rottura di oggetti e inoltrano un segnale alla centrale interna dell'ospedale.
    Nei prossimi giorni verranno poi consegnati a 30 operatori di ambienti più esposti di Ospedale regionale e Salesi dispositivi con tecnologia militare, geolocalizzati e collegati multicanale alla centrale: reagiscono automaticamente in caso di cadute o malori e possono essere usati per chiedere aiuto, premendo un pulsante, con possibilità di comunicare con l'operatore che riceve la chiamata.
    Si tratta di ausili tecnologici, ha spiegato Gozzini, che si affiancano alla presenza delle forze dell'ordine, con il presidio di polizia e i controlli, al servizio di vigilanza interno ed esterno che aumenterà di unità così come per l'anti-incendio. L'azienda, hanno ribadito il direttore Gozzini e il direttore sanitario Claudio Martini, "è in prima linea per garantire la sicurezza di operatori sanitari e utenti".

L'investimento dell'Azienda per questa tecnologia è di 90mila euro in tre anni.
    Collegato da remoto il vice presidente della Regione, assessore alla Sanità e alla Sicurezza, Filippo Saltamartini, ha sottolineato in riferimento al progetto e ad altri investimenti, come la Regione stia facendo "il massimo per garantire la sicurezza e l'integrità psicofisica dei sanitari, il patrimonio più prezioso per la sanità".

   “La prima applicazione - ha spiegato Andrea Badaloni, Direttore del Sistema Informatico Aziendale - riguarda sensori integrati con i sistemi di videosorveglianza/analisi attraverso i quali è possibile monitorare non solo i classici parametri ambientali - qualità dell’aria, fumo di sigaretta, temperatura, umidità, in generale il grado di accoglienza e altro -, ma anche aggressioni, chiamate d’aiuto, atti vandalici e, come accaduto nel novembre scorso, colpi d'arma da fuoco involontari. Il tutto, riassumendo, viene convogliato in un portale centralizzato i cui risultati raccolti si trasformano in altrettanti allarmi lanciati sulla base di varie soglie impostabili dagli amministratori oppure autogenerate tramite meccanismi di intelligenza artificiale”.

   Nessun rischio sul fronte della privacy dei pazienti, totalmente salvaguardata in quanto nessun dato personale viene trattenuto o mostrato dal sistema. C'è poi la seconda fase del progetto: “Si tratta - ha osservato Gozzini - dell'applicazione di un sistema di telecomunicazione e allerta rivolto alla sicurezza degli operatori aziendali esposti ai rischi di aggressione e ai pericoli tipici di chi lavora in solitaria. Il sistema si serve di dispositivi utilizzabili per chiamare i soccorsi di persona in caso di aggressione a personale sanitario, ma anche in maniera automatica in presenza di malori o cadute. I singoli dispositivi possono essere configurati in modo flessibile e tutti fanno riferimento a un unico sistema di gestione che permette anche di geolocalizzare i dispositivi per intervenire in maniera rapida ed efficace”. Il pacchetto tecnologico presentato è composto, in questa prima fase, da 30 'saponette' (dispositivi per lanciare l'allarme alla sala operativa attraverso la pressione di un tasto), 3 apparecchi radio di ultimissima generazione (2 attivi a Torrette e 1 al pediatrico 'Salesi') gestiti dal sistema di sicurezza interno all'azienda, 2 telecamere e 7 sensori per l'accoglienza in pronto soccorso.

   Il direttore sanitario Martini ha ricordato la presenza in Aoum di un Gruppo aziendale per le procedure di sicurezza verso i dipendenti.

   La sicurezza nei presidi dell'Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, tuttavia, ha ricordato l'azienda, parte da lontano e i dispositivi presentati oggi rappresentano un ulteriore passaggio di crescita. Aoum ha rinforzato da tempo la presenza di guardie giurate private. Una è fissa h24 e 7 giorni su 7 al pronto soccorso di Torrette, una con funzioni di controllo nelle ore notturne (22-6) degli accessi alle strutture ospedaliere e con lo stesso orario con funzioni di portineria; dal lunedì al venerdì un vigilante è attivo alla sbarra d'ingresso stradale delle aree interne (elisuperficie), mentre una guardia giurata non armata (steward) è presente tutti i giorni (tranne i festivi) presso l'area di cantiere della palazzina amministrativa dove entrano le ambulanze; uno steward è presente tutti i giorni (tranne i festivi) per il controllo della viabilità in zona Radioteraia e parcheggio Pronto soccorso mentre un altro è presente h24 tutti i giorni per il controllo della rampa di accesso al Pronto soccorso. Infine le guardie antincendio che presto raddoppieranno: al presidio Salesi passeranno da 1 a 2 e a Torrette da 2 a 4.
   

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