"Il tema della programmazione per
la cultura è fondamentale, deve essere pluriennale, ad ottobre
bisognerà già avere la programmazione dei grandi eventi di tutta
la regione". Matteo Ricci, europarlamentare PD, ad Ancona, ha
partecipato all'evento "La cultura nelle Marche", promosso nei
locali del Museo Omero alla Mole Vanvitelliana di Ancona, da una
serie di liste civiche, il giorno dopo essersi messo a
disposizione come candidato a presidente della Regione.
"Le grandi mostre, il grande cinema, i grandi spettacoli
vanno promossi al mondo con largo anticipo affinché promuovano
il territorio per tutto l'anno - ha rimarcato - questo ci
permetterebbe di essere più competitivi sul mercato turistico e
maggiormente attrattivi". "Siamo in una fase in cui i margini di
crescita possono essere enormi e dobbiamo essere bravi a
cogliere l'occasione - ha aggiunto - nei prossimi anni sono
previsti 300 milioni di nuovi turisti e l'Italia è il paese più
visitato, grazie alla sua cultura in un mercato con le grandi
città strapiene, noi dovremo proporre un territorio alternativo,
ricco di cultura e con la migliore qualità di vita d'Europa,
perché è a questo che dobbiamo ambire".
Ricci ha parlato anche dei lavoratori del mondo della
cultura: "Dobbiamo iniziare a cambiare terminologia, c'è
un'economia che ruota intorno alla musica, una che ruota intorno
ai teatri, ai musei, al cinema, allo spettacolo queste economie
coinvolgono tantissimi lavoratori e altrettanti settori, Noi
dobbiamo far emergere questo settore lavorativo che spesso è fin
troppo poco tutelato ma che rappresenta una parte fondamentale
della nostra regione".
"C'è tanto da fare anche per contrastare la povertà culturale
- ha osservato - io non so se i bonus sono realmente una
soluzione, ma il fatto che una regione dia degli incentivi ai
giovani per andare a teatro o per vivere la cultura nei nostri
territori è sicuramente un punto sul quale dobbiamo ragionare".
"Tutto questo è possibile, insieme possiamo fare le Marche
grandi e portare la nostra storia e la nostra cultura in giro
per il mondo - ha ribadito - da ieri è finita la stagione del
vassallaggio, non andremo più a Roma con il cappello in mano a
raccogliere le briciole. Da ieri è iniziata la stagione delle
Marche forti e orgogliose. Come direbbe Neruda… non possono
fermare la primavera!".
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