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All'Università di Urbino mille visitatore nelle Giornate Fai

All'Università di Urbino mille visitatore nelle Giornate Fai

Collaborazione degli studenti dell'Ateneo

URBINO, 25 marzo 2025, 14:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono state oltre mille le presenze registrate dall'Università di Urbino Carlo Bo nelle Giornate FAI di Primavera, sabato 22 e domenica 23 marzo. Un numero considerevole che raccoglie i frutti di un lavoro svolto negli anni. A tracciare un primo bilancio è la professoressa Anna Santucci, delegata rettorale alla valorizzazione del patrimonio museale: "La convenzione Uniurb-FAI è stata una delle prime azioni messe in campo ai fini della conoscenza e valorizzazione del variegato patrimonio culturale del nostro Ateneo. Anche in questa edizione hanno partecipato molti nostri studenti e studentesse. Non solo come aspiranti ciceroni appositamente formati per svolgere le visite guidate, ma anche a supporto della logistica, affiancando i servizi di portineria e i volontari FAI della delegazione di Pesaro-Urbino. Inoltre - prosegue Santucci - alcuni neolaureati e neolaureate Uniurb coinvolti sin dalla prima edizione delle Giornate FAI di Primavera e d'Autunno hanno ora fondato il Gruppo FAI Giovani di Pesaro-Urbino. Un momento importante di questo percorso - spiega - è stato il seminario del Sistema Museale d'Ateneo organizzato lo scorso anno sul rapporto tra patrimonio culturale, FAI e giovani".
    "Le Giornate del FAI - aggiunge il professor Vieri Fusi, prorettore vicario - sono per l'Ateneo l'occasione di aprire le porte ai visitatori e di farlo avvalendosi del fresco contributo di studenti e studentesse che questi luoghi li frequentano nel loro percorso di formazione. Grazie a iniziative come questa prendiamo tutti maggiore consapevolezza di quanta bellezza abbiamo intorno a noi. Ringrazio il FAI e tutte le colleghe e i colleghi, studenti e studentesse che si sono spesi e spese per la riuscita dell'iniziativa".
    "Un'esperienza molto positiva" il commento di Francesca Tallarini, studentessa del corso di laurea magistrale in Archeologia del Mediterraneo classico, che ha guidato le visite nel Museo Archeologico Oliveriano di Pesaro. "Queste attività ci aiutano ad interfacciarci con un altro tipo di pubblico, a potenziare attraverso la divulgazione sul campo i contenuti dei nostri studi e delle nostre ricerche".
    Le sedi interessate dalle Giornate di Primavera sono state cinque e non hanno riguardato soltanto l'Ateneo. Oltre all'Orto Botanico, al Campus Scientifico Enrico Mattei e al Museo dei Gessi, dove è stato presentato un videomapping realizzato dalla Scuola del Libro, il percorso ha toccato infatti alcuni luoghi della Pesaro picena: il già citato Museo Archeologico Oliveriano e il sentiero Santa Croce di Novilara.
   

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