"Nei fine settimana, dunque,
dall'aeroporto di Falconara, non partiranno più voli su Roma e
Milano e dal primo maggio sparirà anche quello del martedì
pomeriggio: sui motivi che hanno portato a questo taglio, domani
depositerò una interrogazione a risposta immediata". Lo annuncia
il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo che
attacca: "si tratta di un altro fallimento da parte della Giunta
Acquaroli che ha sempre esaltato la funzionalità di questi voli,
riversando fiumi di denaro sulla continuità, con risultati
disastrosi".
"Invece i numeri delle persone che giornalmente stanno
utilizzando i voli di continuità in partenza dall'Aeroporto
Sanzio di Falconara sono ridicoli, - aggiunge Mastrovincenzo -
visto che si contano in un palmo di mano quelli per Roma e
Napoli, pochi di più quelli che vanno a Milano, mentre alcuni
voli viaggiano addirittura vuoti".
"Da un mio specifico accesso agli atti risulta che dal 1
aprile al 31 dicembre 2024 sono stati effettuati 1.808 voli, -
riferisce l'esponente dem - per ben 155 volte (8,2%) gli aerei
sono decollati senza alcun passeggero a bordo: è accaduto in 83
occasioni su 550 (15%) per la rotta su Roma, 67 su 1.100 (6%)
per la rotta verso Milano e ritorno, 5 su 158 (3,1%) per quanto
riguarda quella su Napoli".
"Rispetto alla rotta per Roma e rientro a Falconara: -
prosegue Mastrovincenzo - su 550 voli effettuati, in ben 200
occasioni, l'aereo è partito con al massimo un passeggero; non è
bastato neanche il tentativo di anticipare l'orario del volo
mattutino per Roma per renderlo più "appetibile".
"Periodicamente si sono anche presentati disservizi in fase
di prenotazione dei voli da parte degli utenti, - lamenta -
disagi che disincentivano ulteriormente i pochi che, tra aziende
e privati cittadini, utilizzano i voli di continuità. I 18
milioni stanziati per il prossimo triennio per i voli di
continuità territoriali, sommati ai 12 milioni utilizzati per
sostenere l'attività un ente inutile come l'Atim, conclude
Mastrovincenzo - rappresentano davvero uno spreco di risorse
pubbliche inaccettabile".
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