In stallo la vertenza Beko con i
sindacati che si dichiarano ancora "insoddisfatti" e che
scrivono nero su bianco "che sarà impossibile un accordo senza
impegno vero che escluda i licenziamenti". Dalla multinazionale
turco/americana nessuna dichiarazione ufficiale al termine
dell'ennesimo incontro tenutosi oggi al Ministero delle Imprese
e del Made in Italy. I nodi da sciogliere sono ancora molti in
vista del prossimo summit in calendario per il pomeriggio del 2
aprile prossimo per il quale "abbiamo chiesto al Governo di
coinvolgere le Regioni Lombardia e Marche per tentare di
scongiurare la chiusura dei centri ricerca", scrivono i
sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm in una nota congiunta. Sui
piani industriali, alcune delucidazioni sono state date e alcuni
impegni sono stati presi sui nuovi prodotti da assegnare a
Cassinetta, Comunanza, Melano, nonché sulle nuove attività di
Carinaro, "ma chiediamo un immediato confronto di dettaglio in
ciascun stabilimento che chiarisca articolazione e ricadute
degli investimenti e delle missioni produttive". Al contempo
nelle funzioni di staff e di ricerca la riduzione degli esuberi
è insoddisfacente, passando da 678 a 500, di cui circa 270 in
Lombardia, 210 a Fabriano e 20 sparsi negli altri siti. A
questi, si sommano gli esuberi negli stabilimenti: 312 a
Cassinetta, 64 a Melano, 80 a Comunanza, 40 a Carinaro e 288 a
Siena, sito per cui è prevista la fine della produzione a fine
anno e per cui ancora non c'è una soluzione alternativa.
Complessivamente, dunque, 1.284. Altro noto è legato agli
eventuali incentivi all'esodo, per i quali "non abbiamo ricevuto
una risposta accettabile", essendo "assai inferiori a quelli
pattuiti in passato", né sugli ammortizzatori sociali, "che noi
chiediamo conservativi con meccanismi di rotazione e in ogni
caso tali da escludere davvero i licenziamenti", concludono le
parti sociali che confermano "che per poter davvero ipotizzare
una intesa occorre risolvere i nodi decisivi della trattativa, a
incominciare dalla acquisizione del sito di Siena da parte del
pubblico".
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