Un'architetta brasiliana, di origini italiane, Giulia Morbidelli de Camargo, decide un bel giorno di guardarsi indietro e risalire alla storia della sua famiglia. Perchè ci sono legami radicati dentro ognuno di noi, come quello con la propria terra d'origine. Questo viaggio nel passato la porta a Sassoferrato, comune di nemmeno 7mila abitanti nelle Marche, e a quell'Antônio Morbidelli di cui è lontana nipote, che nel 1901 decise di emigrare, assieme ad alcuni parenti, dalle Marche al Brasile.
Giulia è bisnipote di João Morbidelli, figlio di Antônio, che in Brasile mise radici e fondò uno dei quartieri più tradizionali della città di Extrema, nello stato di Minas Gerais, il Quartiere Morbidelli. Come riconoscimento alla famiglia che ha contribuito e continua a contribuire allo sviluppo della città, il Comune di Extrema ha voluto realizzare una piazza pubblica, Piazza Pubblica João Morbidelli, inaugurata lo scorso dicembre, con un monumento in onore della Famiglia Morbidelli. Il progetto porta la firma proprio dell'architetto Giulia Morbidelli; un'iniziativa che suggella il rapporto tra il Brasile e l'Italia, e le città di Extrema e Sassoferrato.
"Il progetto architettonico incorpora elementi dell'architettura italiana, celebrando l'eredità culturale e storica della famiglia italiana. Il concetto del progetto - spiega Giulia Morbidelli - si basa sull'architettura classica romana, attraverso la composizione di un imponente muro ornato con tre archi a tutto sesto, richiamando la grandiosità delle costruzioni romane. Questi archi creano anche una cornice per un'opera d'arte in acciaio corten, progettata per raccontare brevemente la storia della Famiglia Morbidelli, da Sassoferrato fino allo sviluppo del quartiere a Extrema. L'opera d'arte è stata inoltre progettata con il disegno dei Paesi Brasile e Italia, collegati da una nave, rendendo l'installazione ancora più magnifica e trasformandola nel "Monumento Famiglia Morbidelli". Ma Giulia non si è fermata alla progettazione della piazza, perchè una volta realizzata ha contattato il sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci, per rinsaldare quel profondo legame che la sua famiglia ha portato nel cuore e nelle azioni.
"Un legame tra Sassoferrato e la città di Extrema che prende forma in un'opera tangibile ed estremamente rappresentativa di una storia di immigrazione che ha coinvolto molti nostri avi in un momento di grande crisi per i nostri territori" afferma Greci. La scelta dei materiali è stata essenziale per rafforzare la connessione culturale tra Sassoferrato e il Brasile: "L'uso dell'acciaio corten nel monumento, insieme al rivestimento dell'intera piazza in pietra Miracema, richiama la città di Sassoferrato - spiega Morbidelli- il cui nome significa "pietra ferro", oltre a conferire uno stile naturale allo spazio. Il progetto del paesaggio è stato concepito per riflettere i giardini italiani, incorporando arbusti e pini, oltre ai fiori che colorano le aiuole".
"La Piazza João Morbidelli - conclude l'architetta Morbidelli - rappresenta nella sua concezione architettonica, la fusione tra tradizione e modernità. Diventando un nuovo punto turistico per la città, rafforza l'identità locale e rende omaggio alla famiglia Morbidelli, rendendone eterna la sua storia, attraverso un linguaggio architettonico che valorizza l'eredità culturale italiana".
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