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Varazi: "Non demonizziamo vino e latte crudo"

Varazi: "Non demonizziamo vino e latte crudo"

Vicepresidente a InLife, 'Serve uso consapevole cibi'

ASCOLI PICENO, 28 marzo 2025, 12:32

Redazione ANSA

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"Cibo e salute sono indissolubilmente legati. Il nostro obiettivo è promuovere una visione basata sulle indicazioni di scienziati e tecnici, senza cadere in allarmismi o demonizzazioni": è quanto ha detto all'ANSA Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food, intervenendo sul dibattito del forum internazionale InLife in corso ad Ascoli Piceno, legato alle abitudini alimentari e alla sicurezza dei prodotti tipici italiani.Uno dei temi più discussi riguarda il vino, spesso al centro di controversie sul consumo di alcol. "È evidente che bere alcol non fa bene alla salute, ma non possiamo ignorare il valore culturale, economico e sociale del vino", ha sottolineato Varazi.
    "Trovarsi di fronte a una contrapposizione tra cibo e salute è un errore - ha aggiunto - La convivialità, che è un elemento fondante della dieta mediterranea, non può essere trascurata. Il consumo consapevole e moderato deve essere il principio guida, senza atteggiamenti proibizionisti". Sul fronte della sicurezza alimentare, il vicepresidente di Slow Food ha affrontato anche il tema del latte crudo e dei formaggi che ne derivano, recentemente al centro di polemiche per alcuni casi di infezioni. "È giusto prestare attenzione ai rischi, ma non bisogna criminalizzare un'intera filiera - ha detto Varazi - Anche frutta e ortaggi possono trasmettere batteri, ma nessuno li mette sotto accusa". "Piuttosto - ha detto ancora - è fondamentale fornire informazioni corrette: il latte crudo e i formaggi da esso derivati non sono indicati per bambini, donne in gravidanza e persone fragili, ma rappresentano una risorsa economica per decine di comunità locali". Secondo Varazi, la difesa di questi prodotti è anche una questione sociale. "In Italia abbiamo 80 Dop casearie e centinaia di comunità montane che vivono grazie alla produzione di formaggi al latte crudo - ha sottolineato - Penalizzarli significherebbe accelerare lo spopolamento delle aree interne e perdere un pezzo fondamentale della nostra identità". Infine, un richiamo alla dieta mediterranea, riconosciuta come patrimonio immateriale dell'Unesco: "Non è solo un insieme di alimenti, ma un modello di vita basato sulla qualità dei prodotti, sulla sostenibilità e sulla socialità. È su questi valori che dobbiamo puntare per il futuro", ha concluso Varazi.
   

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