"il direttore generale dell'Azienda
sanitaria territoriale di Pesaro-Urbino (Ast PU), Alberto
Carelli, ci dica quale sarà il futuro della struttura invece di
trovare scusanti per giustificare le carenze dell'ospedale di
Urbino al posto del presidente della regione Marche, Francesco
Acquaroli e dell'assessore regionale alla sanità, Filippo
Saltamartini" così Micaela Vitri, consigliera regionale del PD
sulla questione che riguarda la struttura sanitaria della città
ducale.
"Come saranno organizzati i dipartimenti, a partire da quello
materno-infantile? - domanda Vitri - l'atto aziendale prevederà
davvero un solo dipartimento di ginecologia in tutta la
provincia contro i due presenti prima della riforma?".
"Non risulta nessun rafforzamento - afferma la consigliera -
i posti letti fino a cinque anni fa erano 50. Sono stati ridotti
a 30 e parlare di grande risultato l'aumento di 5 e pochi altri
per il picco influenzale, mi pare avvilente - aggiunge - cosa ha
avuto e cosa avrà l'ospedale di Urbino in più rispetto a 4 anni
fa? - conclude - su Pergola si sono investiti 30 milioni, a
Urbino rimangono le briciole".
Vitri poi si sofferma sul pronto soccorso parlando di "pressione
insostenibile" poiché "mancano punti di primo intervento
adeguati negli altri ospedali dell'entroterra" aggiungendo poi
che "il medico di base della frazione di Pieve di Cagna ha
deciso di non prestare più servizio qui abbandonando la
comunità, composta in larga parte da persone anziane con scarsa
capacità di mobilità" e affermando di aver "depositato oggi
un'interrogazione per chiedere alla giunta regionale di
intervenire immediatamente".
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