Torna in primo piano la vicenda
della Imr - ex Caterpillar di Jesi. Stamattina in Regione i
rappresentanti delle sigle sindacali e dei lavoratori dello
stabilimento jesino si sono riuniti in presidio nella sede della
Regione Marche, nel Piazzale Loi, antistante l'ingresso di
Palazzo Leopardi, dove era in corso la seduta del Consiglio
regionale, ed hanno incontrato a margine l'assessore al Lavoro
Stefano Aguzzi e i capigruppo. Nel corso della seduta
assembleare è stata votata all'unanimità una mozione di sostegno
ai lavoratori di Imr. In questa sede è intervenuto in aula sulla
vicenda il presidente Francesco Acquaroli, che ha ribadito
l'impegno della Regione a seguire attentamente la vicenda.
"Manteniamo alta l'attenzione sulla vicenda. Il nostro
obiettivo - ha detto Acquaroli è quello di tutelare i
lavoratori ed allo stesso tempo anche gli investimenti,
necessari per lo sviluppo e l'economia di tutto il territorio. È
necessario capire quali siano le cause che hanno portato alla
mancata realizzazione del piano industriale e degli impegni
sottoscritti ed occorre conoscere quali saranno a questo punto i
tempi richiesti per il rispetto degli accordi". Il presidente ha
rimarcato la ferma volontà della Regione a trattare la vicenda
anche attraverso l'apertura di un tavolo regionale di confronto
con azienda e rappresentanti sindacali. "Mi fa piacere - ha
evidenziato il presidente - che ci sia ampia condivisione tra le
parti politiche su questi temi che devono unire tutti, per
tutelare il lavoro e il nostro territorio".
L'assessore Aguzzi, incontrando i lavoratori, ha espresso
loro piena e completa solidarietà: "È giusto alzare l'attenzione
su questa vicenda - ha detto - perché l'impegno congiunto della
Regione, dei lavoratori e dei sindacati che li rappresentano
durato tre anni è stato intenso per giungere a una soluzione
della vertenza legata alla ex proprietà. Impegno che ha
coinvolto anche il Ministero. Il piano industriale promesso non
è stato ancora attuato e la cassa integrazione straordinaria che
doveva durare un anno ne è durata tre e scadrà a maggio. La
preoccupazione dei lavoratori è legittima e ho subito accolto la
richiesta di attenzione sulla vicenda da parte dei loro
rappresentanti nel momento in cui sono venuti qui in Regione a
parlare del problema, prendendo atto della situazione e
intervenendo nell'immediato. Ho chiamato l'azienda - ha concluso
- e la scorsa settimana abbiamo avuto un incontro".
Dai colloqui intercorsi, Aguzzi riferisce che "la proprietà
ha ammesso la difficoltà a realizzare il piano industriale
previsto ma che è in fase di redazione un piano globale per
tutta la Imr, all'interno del quale è inserito anche lo
stabilimento di Jesi. Mi è stato detto - ha aggiunto - che il
piano sarà presentato entro marzo 2025, prevedendo per il sito
di Jesi il reimpiego di tutti i lavoratori. Allo stesso tempo
sono state paventate incertezze riguardo ai tempi per il
reinserimento dei lavoratori nel ciclo produttivo che potrebbe
quindi avvenire oltre i termini di scadenza della cig
straordinaria".
"Per questo ho deciso di rivolgermi direttamente al ministero
del Lavoro per avere rassicurazioni riguardo a un prolungamento
della cassa integrazione - ha concluso - e sono stato
rassicurato nel caso appunto vi sia un piano industriale e una
richiesta dell'azienda. Ho avuto contatti anche con il ministero
del Made in Italy, per cui l'attenzione sulla vicenda è vigile.
Ribadisco che la Regione e l'assessorato al Lavoro seguiranno la
situazione della Imr di Jesi, ponendo in essere tutte quelle
misure necessarie per poter dare finalmente a questi lavoratori
risposte chiare sul loro futuro".
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