La crisi della professione
infermieristica non trova soluzioni. E' quanto sostiene la
Fondazione Gimbe che ha fotografato la situazione nazionale.
Dall'analisi emerge che l'Italia perde ogni anno 10 mila
professionisti, numeri che non vengono rimpiazzati anche a causa
della scarsa attrattività della professione. Uno scenario
preoccupante che però vede il Molise in una posizione che al
momento appare meno problematica rispetto ad altre regioni.
Il rapporto infermieri per mille abitanti è infatti di 6,03 a
fronte di una media nazionale di 5,13 (dati ministero della
Salute 2022). La regione più virtuosa è la Liguria (7,01), la
Campania quella con il rapporto più basso (3,83). Secondo Gimbe,
"la grave carenza di infermieri non è solo una questione di
numeri, ma il riflesso di dinamiche professionali che aggravano
lo squilibrio tra bisogni assistenziali e disponibilità di
personale, configurando una vera e propria emergenza per il
Servizio sanitario nazionale (Ssn)".
"Siamo di fronte a un quadro che compromette il funzionamento
della sanità pubblica - commenta Nino Cartabellotta - e mina
l'equità nell'accesso alle cure soprattutto per le persone
anziane e più vulnerabili, sia in ambito ospedaliero che
territoriale, dove gli investimenti del Pnrr rischiano di essere
vanificati senza un'adeguata dotazione di personale
infermieristico".
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