L'atteggiamento di Friedrich Merz
si fa via via più sicuro e lo sguardo ultimamente è spesso
raggiante: l'eterno rivale di Angela Merkel sta per diventare
cancelliere. La sua vittoria in Germania è data quasi per certa
e già si fanno accurati calcoli sulle stime dei sondaggi, per
capire come potrebbe essere la prossima coalizione. Con la
rimonta dei piccoli partiti, un ritorno della Grosse Koalition,
lo schema di gioco preferito di Angela Merkel, diventa infatti
più improbabile. Ed è l'inattesa ascesa della Linke, la
sinistra, con cui Olaf Scholz ha escluso ogni coalizione, a far
immaginare a questo punto un futuro governo tripartitico, come
quello appena fallito nella Germania abituata un tempo alla
stabilità. Intanto, nella Repubblica destabilizzata dagli ultimi
attentati, Bild ha riferito di un appello dell'Isis che incita a
colpire proprio nelle città tedesche: a Berlino, Monaco,
Francoforte, ma anche Vienna, Bruxelles, Anversa e Salisburgo.
"Che aspetti? Le strade sono piene di obiettivi! Colpisci!", è
il testo rilanciato dal media Al Saif, piattaforma vicina allo
Stato islamico. Parole che rievocano l'attacco dell'afghano,
piombato su una manifestazione sindacale giovedì scorso nel
capoluogo bavarese. Un ennesimo trauma per i tedeschi, messi di
fronte ancora una volta alla morte di una bimba di due anni e
della madre, e a un bilancio di oltre 30 feriti. Tornando alla
corsa elettorale, in vista del voto di domenica le tv diffondono
anche immagini inedite: il leader della Cdu in veste di pilota,
immortalato in uno dei momenti dedicati al suo hobby preferito,
pronto al decollo. Il cancelliere impegnato a vogare in canoa. E
il contrasto al momento non potrebbe essere più calzante: con il
candidato dei conservatori in testa ai sondaggi con un 30% di
preferenze e il Kanzler uscente indietro con l'Spd al 15, stando
agli ultimi dati Insa. In questo scenario il 7% della Linke
rende improbabile che i numeri bastino per un'alleanza fra
Unione e Socialdemocratici, e l'ipotesi in pole è quella della
cosiddetta coalizione 'Kenya', dai colori nero, rosso e verde
dei tre partiti. L'ultradestra di Afd al 21% non avrebbe
approfittato ulteriormente dell'endorsement americano,
rilanciato a Monaco da JD Vance, ma resta in sella al secondo
posto, prima dell'Spd e dei Verdi di Robert Habeck al 13.
Vengono tenuti d'occhio con forte interesse anche gli altri
piccoli partiti, il Bsw di Sahra Wagneknecht dato al 5%, mentre
i liberali sarebbero di nuovo al 4 e continuerebbero a rischiare
di mancare la soglia per l'ingresso al Bundestag. Ma come ha
fatto il partito fatto a pezzi dall'uscita della moglie di Oskar
Lafontaine ad uscire all'improvviso da una crisi che sembrava
esistenziale? Secondo Robin Alexander, vicedirettore della Welt,
"la campagna Antifa lanciata da Spd e verdi contro Merz" dopo
l'apertura ad Afd sulla stretta ai migranti al Bundestag sarebbe
stato "un autogol" della sinistra progressista: sono proprio
loro che hanno rilanciato la Linke, ha osservato in un talk show
del suo giornale. Tesi non isolata. Anche i post della
parlamentare Heidi Reichinnek, che spopola su Tik Tok, avrebbero
dato un forte contributo all'impressionante risalita di un
partito rimasto per mesi in agonia.
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