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La Drina tinta di rosso, nuovo allarme inquinamento

La Drina tinta di rosso, nuovo allarme inquinamento

Scioglimento neve avrebbe spazzato via depositi bauxite

SARAJEVO, 17 gennaio 2025, 16:44

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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E' nuovo allarme inquinamento per la Drina, uno dei più importanti fiumi della regione balcanica, che segna per un lungo tratto il confine tra Bosnia-Erzegovina e Serbia.
    Negli ultimi giorni hanno fatto impressione le immagini della Drina tinta di rosso per chilometri, che hanno turbato non poco gli abitanti delle zone costiere e suscitato la pronta reazione delle autorità bosniache e serbe. Sono in corso analisi e campionamenti, e sul versante serbo la procura esamina una denuncia penale presentata contro una fabbrica di alluminio da parte di una associazione ambientalista locale. Stando alle ultime informazioni, all'origine del disastro vi sarebbe un incidente avvenuto quando, a causa delle intense precipitazioni, si è accelerato lo scioglimento della neve nella zona di Zvornik, in Bosnia-Erzegovina al confine con la Serbia, che avrebbe spazzato via i depositi di bauxite lungo il percorso del fiume.
    "La neve si è sciolta sulle nostre scorte di bauxite, che è la nostra materia prima di base, il minerale che utilizziamo nel processo di produzione. Parte dell'acqua dai serbatoi di sedimentazione è finita nel collettore della Drina e dal collettore direttamente nel fiume", ha detto Dragana Dragojlovic, vicedirettrice della fabbrica di alluminio. Nella denuncia giunta alla procura si sottolinea che l'inquinamento della Drina non ha causato solo danni ambientali ma anche problemi pratici alla popolazione locale, che viene in parte rifornita di acqua dalla sorgente di Banja Koviljaca, lungo la Drina. Già nei mesi scorsi erano stati lanciati a più riprese allarmi sull'inquinamento del fiume, le cui acque sono apparse per lunghi tratti ricoperte da tonnellate di rifiuti galleggianti e spazzatura di ogni genere.
   

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