Si è conclusa a Novara la 7/a
edizione del festival Scarabocchi, organizzato dalla Fondazione
Circolo dei lettori con Doppiozero e curato da Marco Belpoliti.
Tre giorni di eventi, laboratori e performance dedicati
soprattutto ai più piccoli. Oltre quattromila le persone che
hanno partecipato, tra cui 1.500 i bambini tra 4 e 11 anni.
"È stato un festival segnato dal successo dei laboratori in
generale e in particolare da quelli per gli adulti segnati da un
desiderio di disegnare, di usare le mani che impugnano matite
pennarelli e pennelli per dare forma a facce visi e volti dopo
che gran parte del tempo le nostre mani e dita battono su
tastiere o sfiorano schermi elettronici per vedere il mondo: un
modo per farlo nascere il mondo in immagine dai nostri
movimenti di mani e occhi una esperienza del reale dopo tanto
virtuale", ha spiegato Marco Belpoliti.
"Anche questa edizione di Scarabocchi si è rivelata una
festa per la città di Novara, per tutti i bambini e le bambine
che si sono dedicati ai tantissimi laboratori negli spazi del
Broletto, ma anche per gli adulti, che si sono lasciati andare
alla creatività a partire dal segno più liberatorio e naturale
che ci sia. Facce visi volti: un fil rouge che ha saputo unire
la fantasia alla riflessione, i gesti ai pensieri, in tre giorni
indimenticabili anche per noi", ha commentato Elena Loewenthal,
direttore della Fondazione Circolo dei lettori.
"I veri volti e le facce sono quelle che abbiamo incontrato
sorridenti e pieni di entusiasmo e di stupore tra le mura del
Broletto; sono i protagonisti degli incontri, non solo nei
laboratori, ma anche tra gli spazi del festival, bambini e
adulti che a volte rincorrendosi, a volte fermandosi a
riflettere, hanno sempre elevato lo spirito della bellezza,
delle relazioni che si intrecciano intorno all'arte e alla
cultura", ha concluso Paola Turchelli, responsabile del Circolo
dei lettori di Novara.
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