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Morto in Cpr, Ministero Interno citato come responsabile civile

Morto in Cpr, Ministero Interno citato come responsabile civile

All'udienza preliminare in corso a Torino

TORINO, 02 ottobre 2024, 18:27

Redazione ANSA

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Il Ministero dell'Interno è stato citato come responsabile civile nel procedimento giudiziario, in corso a Torino, per la morte di Moussa Balde, il giovane originario della Guinea che nel giugno del 2021 si tolse la vita nel Cpr del capoluogo piemontese. All'udienza preliminare, ripresa stamani, la direttrice delegata di Gepsa (la società che aveva in gestione il centro) e un medico sono imputati di omicidio colposo per non avere prestato al giovane assistenza adeguata; un ispettore di polizia, chiamato in causa per falsità in documenti informatici su alcune relazioni di servizio, ha proposto di patteggiare la pena.
    Balde era stato portato nel Cpr, a causa della sua presunta condizione di irregolare nel territorio nazionale, dopo essere stato violentemente aggredito a Ventimiglia da un gruppo di italiani. L'inchiesta si è concentrata sulle lacune nella sorveglianza sanitaria e sull'uso improprio di un locale, chiamato 'ospedaletto', dove venivano rinchiusi i migranti con problemi psicologici e di comportamento.
    La citazione del ministero è stata chiesta da alcune delle associazioni che si sono costituite parte civile. Anche Gepsa, per iniziativa del legale dei familiari di Balde, è stata citata come responsabile civile.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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