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Imprese piemontesi pessimiste, ma tengono investimenti

Imprese piemontesi pessimiste, ma tengono investimenti

Stabile l'occupazione, rallenta la produzione

TORINO, 13 gennaio 2025, 12:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Continua a contrarsi la fiducia delle imprese piemontesi, condizionate dal generale quadro di incertezza e dai timori per la crescita di costi energetici, materie prime e logistica. Aumenta il numero delle aziende che prevedono un calo della produzione, degli ordini, della redditività e dell'export. Solo un'impresa su quattro ha ordini garantiti per oltre sei mesi. Le attese sull'occupazione sono positive, ma inferiori allo scorso trimestre e si impenna il ricorso alla cassa integrazione nel manifatturiero. Crescono però gli investimenti e il tasso di utilizzo degli impianti rimane invariato. A Torino la fiducia si attenua, ma è superiore alle altre province. È il quadro che emerge dall'indagine congiunturale realizzata a dicembre dal Centro Studi dell'Unione Industriali Torino tra 1.300 aziende manifatturiere e dei servizi del sistema confindustriale piemontese.
    "Stiamo vivendo un periodo di grande incertezza e complessità, ma in questo contesto l'eterogeneità del nostro tessuto produttivo, insieme alla concreta propensione di tutta la nostra industria a innovare e a competere nel mondo, continuino a rappresentare il valore aggiunto dell'economia del territorio. Ne è prova la tenuta degli investimenti", commenta Marco Gay, presidente dell'Unione Industriali Torino.
    "Gli investimenti privati anche nel 2025 rappresentano la migliore politica industriale possibile. E ciò è tanto più vero per le pmi. Gli interventi inseriti nella manovra di bilancio sull'Ires premiale e i correttivi sul piano Industria 5.0, possono infatti tenere attiva questa fondamentale leva di sviluppo e crescita dimensionale delle imprese, integrandosi alle risorse che arrivano dal Pnrr dal fronte pubblico" sottolinea Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.
   

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