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Il Museo del TEMPO di Canicattini Bagni, un ponte tra Sicilia e America

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Il Museo del TEMPO di Canicattini Bagni, un ponte tra Sicilia e America

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Responsabilità editoriale di SiciliaPress (ANCI)

29 gennaio 2025, 10:30

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PressRelease - Responsabilità editoriale di SiciliaPress (ANCI)

Un museo della memoria, ma anche un luogo del presente. Un ponte tra Sicilia e America che rievoca le radici più identitarie di un popolo. Un tour che parte nel cuore dei monti Iblei, in una cittadina della provincia di Siracusa intarsiata di Liberty: Canicattini Bagni. Qui si trova il Museo del TEMPO: acronimo che indica il Museo del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina popolare. Un percorso espositivo che si snoda nei locali di via De Pretis dove sale e luoghi rievocano le tradizioni della Sicilia.
Si tratta di un nuovo itinerario museale che si inserisce all’interno della Rete dei Musei comunali della Sicilia, progetto promosso dall’Associazione dei comuni siciliani al quale ad oggi hanno aderito oltre 100  comuni e 200 musei e che ha come obiettivo valorizzare e promuovere il patrimonio artistico della nostra Regione. 
IL Museo dei SENSI, del TESSUTO, dell’EMIGRANTE e della MEDICINA POPOLARE
Il Museo del TEMPO nasce grazie alla passione per il passato e per gli usi e i costumi popolari di un gruppo di studiosi locali: Tanino Golino, Paolino Uccello, Carmelo Santoro e Cettina Uccello. Sono stati loro che, mossi dalla volontà di salvaguardare un tesoro fatto di tradizioni, hanno ripreso le usanze tipiche del territorio canicattinese legate alla lavorazione della canapa e del lino per far rivivere uno spaccato della vita di un tempo. Il risultato è un viaggio a ritroso nei secoli attraverso un’eredità che risale al Medioevo e giunge sino agli inizi degli anni Venti dello scorso secolo.
In mostra c’è la vita del passato a partire da quella degli emigranti raccontata attraverso le lettere, le cartoline e le fotografie inviate da chi aveva lasciato Canicattini per trovare fortuna in America. Dentro le vetrine c’è tutta la corrispondenza che rievoca un momento storico impresso nella memoria delle generazioni passate e tramandato a quelle moderne.
Sono così esposte le valigie di cartone e i biglietti del viaggio Oltreoceano, ma anche i primi oggetti portati da chi tornava dall’America al suo paese, facendo rimanere incantati  parenti e amici con i primi rasoi elettrici o le carte da gioco made in Usa. 
Il secondo percorso espositivo è quello del Tessuto legato al gineceo che caratterizzava le famiglie del secolo scorso dove la figura della donna era il simbolo della casa. Suggestive le stoffe e i ricami che narrano i momenti più intimi della vita femminile dell’epoca: dal corredo nuziale a quello dei bambini. E poi il telaio e i capolavori che l’estro e l’abilità delle donne riuscivano a creare.
“Il corredo della sposa – dice l’etno-antropologo Paolino Uccello – è legato al momento fondamentale della vita della donna. Più i bauli erano ricchi di ricami, più la sposa aveva lustro. Per questo non si badava a spese per realizzarlo e veniva messo in mostra nella casa della promessa sposa, per farlo ammirare dai parenti e dare sfoggio di ricchezza”.
Le ultime sale del Museo del Tempo sono quelle più magiche perché raccontano i vari utilizzi di filtri e medicamenti ricavati da radici antichissime. In mostra ci sono piante usate nella vita quotidiana come, per esempio, quelle con le quali si coloravano i tessuti rievocando le tecniche dell’antico Egitto. E ancora filtri d’amore e infusi contro il malocchio e contro tutte le superstizioni dell’epoca. 
“Il nostro museo racconta la vita di uomini e donne – spiega Paolino Uccello – la voglia di riscatto di un popolo, le sofferenze di chi ha lasciato la propria terra per trovare un altro luogo del cuore. Narra la passione di chi ha trovato in America un nuovo posto nel mondo portando con sé un pezzo di Sicilia”.
LA GENESI DEL MUSEO 
Nasce a Canicattini nel 2000 grazie all’impegno di un gruppo di studiosi di tradizioni popolari, che hanno allestito le stanze di una casa ricostruendo ambienti della vita tra l’800 e il ‘900 negli Iblei, territorio interessato dal flusso migratorio e fulcro di una cultura contadina che ha tramandato usi e costumi antichi. Il Museo, oggi, ha sede a Palazzo Cassarino, un edificio di inizio Novecento in perfetto stile Liberty, costruito grazie al contributo economico dei migranti che lasciarono Canicattini Bagni per andare in America e che inviavano mensilmente una parte dei loro guadagni ai parenti rimasti in Sicilia. Nel corso del tempo il Museo TEMPO è stato continuamente ampliato con l’aggiunta di diverse esposizioni e installazioni che ne arricchiscono il prestigio culturale.
LE SEZIONI DEL MUSEO
LaTessitura propone la visita di ambienti nei quali sono esposti vari tessuti e molti manufatti frutto dell’artigianato femminile, tra cui a cutra e a frazzata,coperte realizzate al telaio con filati di cotone bianco o colorato al naturale. 
Un’altra sezione è quella dedicata alla Tintura dei filati con la presentazione delle piante tintorie che aprono una parentesi interessante sull’aspetto naturalistico del territorio canicattinese. 
La sezione del Museo dedicata all’Emigrazione si pone come centro di ricerca storica del fenomeno migratorio e scambio interculturale con i Paesi dell’area mediterranea. 
Per la Medicina Popolare il Museo rappresenta un unicum, in quanto propone le ricette e rimedi degli speziali che anticamente curavano le malattie utilizzando i principi attivi delle piante officinali degli Iblei. Il museo ha una sala conferenze multimediale per attività culturali, giornate di convegni e di studio, nonché una terrazza adibita a giardino didattico in cui gli studenti possono direttamente raccogliere le piante officinali e approfondirne le caratteristiche.

IL SINDACO DI CANICATTINI BAGNI E PRESIDENTE DI ANCI SICILIA, PAOLO AMENTA
“Il museo è la finestra che fa scoprire un territorio, un luogo di identità che caratterizza culturalmente una comunità. Anche nel mio comune negli ultimi anni la percezione del ruolo sociale delle istituzioni museali è profondamente mutata. Da spazio chiuso e autoreferenziale, di mera conservazione della memoria, il museo è passato ad essere considerato sempre di più come un’istituzione aperta, un operatore culturale, a servizio del pubblico, attivo nella diffusione del sapere scientifico, storico ed artistico. Lo spazio museale di Canicattini Bagni si inserisce nella Rete dei Musei, un progetto dell’ANCI Sicilia che cresce costantemente con il fine di trasformare il sito museale in un luogo di confronto su svariati temi, una iniziativa che crea stimoli che non partono necessariamente ed esclusivamente dalle collezioni ospitate, che parla ai potenziali visitatori anche attraverso un portale dedicato, già attivo, che fornirà tutte le informazioni necessarie a una connessione multidisciplinare con i siti e le opere”


COME ARRIVARE
Il Museo Civico TEMPO si trova in Via Agostino del Pretis, nel cuore del centro storico cittadino e a pochi passi da altri importanti punti d’interesse della cittadina siracusana. Si può arrivare a Canicattini Bagni grazie alle Strade Provinciali 14, 73, 74 e 86, sia in auto con gli autobus delle Autolinee Siciliane, Canicattini Bagni dista dal centro di Siracusa meno di 25 km.
Giorni di Apertura: Lunedì – Mercoledì – Venerdì dalle 17:00 alle 20:00. Per altri giorni su prenotazione al 338 1914975


 

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