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Sesta commissione - Giorno della Memoria

PressRelease

Sesta commissione - Giorno della Memoria

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

presentato il progetto vincitore del bando “Inciampare e ricordare” realizzato dalla Terza C dell’Istituto Comprensivo Morosini di Venezia

12 febbraio 2025, 14:10

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(Arv) Venezia 12 feb. 2025 Presentato oggi a palazzo Ferro Fini, nel corso della seduta della Sesta commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Francesca Scatto (Lega-LV), vicepresidente Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo), alla quale ha partecipato il Presidente dell’assemblea legislativa Roberto Ciambetti, il lavoro vincitore del bando 'Inciampare e Ricordare' realizzato dagli studenti della classe Terza C della scuola media Morosini di Venezia, presenti nell’Aula consiliare con gli insegnanti.  “Si tratta di un progetto - come ha ricordato la Presidente Scatto nel corso dell’introduzione dei lavori di Commissione - rivolto alle scuole medie inferiori del comune di Venezia, nel quadro delle iniziative per il Giorno della Memoria, la consapevolezza della Shoà, il contrasto all’antisemitismo con la promozione della conoscenza della cultura ebraica, in attuazione delle disposizioni contenute nella legge regionale n. 5 del 3 febbraio 2020, in conformità con la legge n. 211/2000 istitutiva del Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”. “Mi complimento con voi e vi ringrazio per il vostro lavoro e contribuito - ha sottolineato il Presidente Ciambetti durante il saluto istituzionale - perché le iniziative per il Giorno della Memoria non sono un esercizio di retorica o un dovere formale: sono atti di consapevolezza collettiva che ci portano a confrontarci con una delle pagine più buie della nostra storia recente. Primo Levi ammoniva: “È avvenuto, può accadere di nuovo”; queste parole non sono un monito rivolto solo al passato, ma una dichiarazione di responsabilità che riguarda il presente e il futuro. Siete voi, giovani studenti, i custodi della memoria: il vostro impegno ci dimostra che il ricordo non è solo qualcosa da tramandare, ma da vivere, con la forza della coscienza critica. Ed è fondamentale anche chiedersi cosa significhi agire: la democrazia, la libertà e la giustizia non devono mai essere date per conquiste scontate. In particolare, il Veneto ha radici profonde che intrecciano storia, cultura ebraica e resilienza umana; la Comunità Ebraica di Venezia è un simbolo di questa lunga storia, ma è anche un esempio di come sia possibile rinascere dalle macerie della discriminazione. Tuttavia, non possiamo essere ciechi: l’antisemitismo non è un problema relegato ai libri di storia, ma un fenomeno che purtroppo riemerge ancora in varie forme. Sta a noi, attraverso la cultura e l’educazione, prevenire ogni rigurgito di odio”.  Di seguito, la classe, con i professori - in particolare la prof.ssa Alessandra Robles, responsabile del progetto - ha presentato la propria esperienza e illustrato il percorso di preparazione, le ricerche d’archivio svolte e l’uscita didattica al campo d’internamento di Fossoli; il progetto è culminato con la donazione della pietra d’inciampo dedicata a Enrica Polacco, ebrea veneziana nata nel 1913, arrestata il 3 dicembre 1943, deportata ad Auschwitz e liberata a Theresienstad, posata al civico 1512 di San Polo con Sara Levi Finzi, parente della Polacco.

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