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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
(Arv) Venezia 25 mar. 2025- Si è svolta a Monaco di Baviera la Prima Conferenza municipale italo-bavarese, con l’obiettivo di promuovere e rilanciare i partenariati territoriali italo-bavaresi attraverso scambi e incontri con i rappresentanti dei rispettivi enti locali. Sono 161 i Comuni bavaresi ed italiani uniti da gemellaggi, partenariati o forti legami di amicizia, di cui ben 33 veneti. Oltre a questi, all’evento hanno partecipato membri del Parlamento bavarese, membri bavaresi del Parlamento Federale tedesco e del Parlamento europeo eletti nelle circoscrizioni dei comuni coinvolti, mentre tra le amministrazioni locali presenti all'incontro, quelle di Valeggio sul Mincio, Pieve del Grappa, Montecchio Maggiore, Vestenanova e Roana.
“Quella di oggi è un’occasione importante per rafforzare i forti legami politici tra il Veneto e la Baviera, aprendo nuove opportunità di collaborazione e dialogo su temi di reciproco interesse. Sono convinto che occasioni come questa aiutino la collaborazione tra enti e possano tracciare la base per una crescita comune, tanto più in un momento come questo, che vede un quadro politico-economico internazionale di grande instabilità e nel quale dobbiamo ripensare all’identità stessa dell’Unione Europea. Proprio gli enti locali allora, possono rappresentare la chiave di volta per una crescita dal basso di un modello virtuoso di cooperazione”, ha affermato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, presente all’incontro insieme alla consigliera Milena Cecchetto, ex sindaco di Montecchio Maggiore - città gemellata con Passau - che ha avviato nel tempo solidi contatti con le comunità bavaresi. "Ho sempre creduto e alimentato il gemellaggio con Passau perché credo nel lavoro delle amministrazioni di pari livello per lo scambio di conoscenze e best practices. Ed è per questo che ho voluto con forza una norma regionale ad hoc sul tema dei gemellaggi. Il ruolo di questo 'legame simbolico' è strategico per sviluppare relazioni politiche, economiche, sociali e umane tra due o più comunità. Un dialogo interculturale e intergenerazionale, che mantiene le specificità di ogni collettività e che favorisce l’arricchimento reciproco. La giornata di oggi è la dimostrazione che quella proposta legislativa che ho voluto va nella direzione giusta”, ha affermato la consigliera Cecchetto. “A Monaco ho portato l’esempio virtuoso del Veneto, affrontando il tema de “La viticoltura al tempo dei cambiamenti climatici”. Dal grande lavoro messo in campo dal Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, che ha studiato la resistenza del vitigno Glera al calore estivo, alla Valpolicella, dove i produttori hanno risposto al cambiamento climatico rinnovando sia i vigneti che le cantine, fino ai Colli Euganei, dove il Consorzio ha promosso un importante progetto infrastrutturale sperimentale, sono molti i modelli che possono essere replicati o esportati altrove”, ha proseguito Ciambetti. “Il Veneto è la regione leader per produzione vitivinicola e per l’export italiano del settore, con oltre 2,1 miliardi di euro di esportazioni su 5,9 complessivi nei primi 9 mesi del 2024 sul 2023. Le ragioni del successo stanno non tanto nella quantità prodotta ed esportata quanto nella qualità del prodotto e di un modo di lavorare unico. Il settore della vitivinicultura da anni sta già affrontando su più fronti quella che è sicuramente una drammatica emergenza, ma anche una straordinaria opportunità di innovazione e cambiamento. Non possiamo contrastare il cambiamento climatico, dobbiamo adattarci ad esso e cambiare modelli produttivi. Cambiare si può e si deve e il caso della viticultura è emblematico. E lavorare insieme, in modo trasversale, rappresenta certamente la soluzione vincente”, ha concluso Ciambetti.
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